Liquidi in aereo, l'Ue toglierà i limiti

Bruxelles verso l'abolizione del tetto di 100 ml. "Merito" degli scanner di ultima generazione

Liquidi in aereo, l'Ue toglierà i limiti
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Ritorno al passato. Con sguardo al futuro. E forse già alle prossime vacanze. Nei principali aeroporti italiani si potranno infatti portare nuovamente nel bagaglio a mano profumi e bottiglie di grandi dimensioni. Acqua, vino, olio. Liquidi senza limiti nel bagaglio. Fragranze, creme e alcolici avanzati dalla vacanza torneranno così, stando agli annunci Ue, a viaggiare con noi a bordo aereo, liberamente nei bagagli a mano senza più il vincolo dei "100 emmeelle". E senza neppure doversi sottoporre alle odierne procedure di "imbustare in plastica" quelli inferiori ai 100 ml, tirarli fuori per poi rimetterli nuovamente nel trolley.

La Conferenza europea dell'aviazione civile si appresta infatti a dare il via libera all'uso esteso dei nuovi scanner di sicurezza 3D, capaci di rilevare automaticamente sostanze pericolose, senza dover separare o rimuovere i liquidi dal bagaglio. Lo ha annunciato un portavoce della Commissione Ue. La misura - già sperimentata in passato, ma sospesa per ulteriori test - entrerà in vigore negli aeroporti dotati della tecnologia approvata. "Spetterà ai singoli scali informare i passeggeri", spiega l'Ue.

Alcuni già pronti alla svolta. All'aeroporto milanese di Linate tutti i macchinari dei controlli sono in grado di testare i liquidi già dal 2020; a Malpensa, scanner di ultima generazione in funzione dal 2023 per tutte le tratte servite, anche per i voli verso gli Stati Uniti e Israele. Anche a Fiumicino, scalo romano internazionale, dal febbraio '23 sono ha attivi i nuovi sistemi. Che eliminano code senza rinunciare alla sicurezza. Bergamo, Catania, Bologna, Torino seguono a ruota prospettiva. Pronti al decollo.

Al termine delle verifiche tecniche, e dopo lungo tergiversare, la Conferenza europea dell'aviazione civile (Ecac) è prossima all'ok all'algoritmo aggiornato degli apparecchi Hi-Scan 6040 CTiX di cui gli aeroporti citati sono dotati. Ma non tutti gioiscono. Secondo il Codacons, è una rivoluzione che "nasconde" anche diverse criticità. Stando ai primi commenti, non solo sui social, il limite introdotto nel 2006 dalla TSA (Transportation Security Administration) dopo un tentato attentato a bordo di voli diretti negli States e in Canada a base di esplosivi liquidi nascosti può considerarsi superato dalla tecnologia. E se non si può cancellare il ricordo dell'11 settembre 2001, data spartiacque per misure legate alla sicurezza in generale, ogni anno o quasi le procedure di volo sono cambiate. Nel 2002 in tutti gli aeroporti d'America furono potenziati i sistemi di rilevamento di esplosivi. Nel 2003, rinforzarono tutte le porte delle cabine di pilotaggio di tutti gli aerei commerciali, così da proteggere i piloti. Ogni continente, e talvolta ogni Paese, ha preso però direzioni sempre più light, per alleggerire le "tappe" dei passeggeri. In Italia, da inizio luglio, l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) ha stabilito pure che non servirà più mostrare la carta d'identità all'imbarco dei voli nazionali ed europei per far salire i passeggeri sugli aerei più velocemente.

Tutto dopo che il Parlamento europeo ha già approvato il diritto al bagaglio a mano gratuito e altre misure a tutela dei viaggiatori contro pratiche commerciali opache. Misura che però, finora, potrà aiutare più che altro in caso di ricorsi; visto che ogni compagnia ha ancora una certa libertà di movimento, almeno sulle misure dei bagagli.

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