Cronache

Liquido sulla brace nel cortile all'asilo: cinque bambini ustionati, una è grave

A Milano esplode power bank nello zaino: feriti tre studenti

Liquido sulla brace nel cortile all'asilo: cinque bambini ustionati, una è grave

Terrore ieri mattina nella scuola materna parrocchiale «San Zeno», a Osio Sopra. Una giornata di festa si è trasformata in un inferno quando cinque bambini e tre genitori sono rimasti ustionati dopo le 10 mentre cucinavano marshmallow.

La più grave è una piccola di 4 anni, trasportata in elicottero all'ospedale Buzzi di Milano, dove è stata intubata in terapia intensiva per ustioni multiple. Secondo i vigili del fuoco, i bimbi della sezione Blu, tutti tra i 3 e i 6 anni, erano con alcuni papà che come volontari avevano organizzato l'attività di orientering nel cortile. Mentre erano tutti attorno alla carbonella e aspettavano i dolcetti, alcuni di loro sono stati investiti da una fiammata alimentata con liquido infiammabile.

Del caso si occupa il pm Silvia Marchina, che ieri sul posto ha partecipato al sopralluogo per capire chi abbia causato l'incidente. Oltre alla bambina di quattro anni, le cui condizioni sono gravi, c'è un altro piccolo che desta qualche preoccupazione ed è ricoverato al Niguarda. Altre due femmine, 3 e 5 anni e un maschio di 6, sono stati medicati all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per bruciature lievi. Feriti a mani e gambe anche tre papà di 35, 36 e 40 anni, accompagnati al pronto soccorso del Policlinico di Zingonia.

Nella struttura paritaria di proprietà della parrocchia ci sono circa duecento iscritti tra asilo e materna e ieri molte famiglie li hanno riportati a casa in anticipo.

«Esprimo la mia vicinanza a loro dichiara il sindaco Edilio Pelicioli Non sappiamo ancora niente di preciso. Ma aspettiamo buone notizie dagli ospedali, sia quello di Milano dove sono stati portati i bambini più gravi che quello di Bergamo in cui si trovano gli altri. Nessuno dovrebbe essere in pericolo di vita». Anche il parroco don Luca Guerinoni è giunto a scuola appena saputa la notizia. «La dinamica dei fatti e le responsabilità restano ancora da chiarire - ha commentato - La nostra gratitudine va al corpo docente della scuola e ai soccorritori per come hanno saputo gestire la situazione. Il dispiacere è grande, siamo vicini con particolare affetto alle famiglie e ai bambini rimasti coinvolti, augurando loro che la situazione medica si risolva rapidamente per tutti e per il meglio. Restiamo a disposizione con la massima collaborazione per far chiarezza sull'accaduto».

Paura ieri anche nell'Istituto professionale alberghiero Amerigo Vespucci, in zona Lambrate a Milano. Tre studenti sono finiti in ospedale a causa dell'esplosione alle 9 di una power bank (una batteria esterna di emergenza per ricaricare smartphone e tablet) che si trovava all'interno dello zaino di uno di loro. Otto in totale le persone coinvolte, un insegnante e sette studenti, ma solo tre hanno avuto bisogno di cure mediche. Quando sono stati chiamati i medici del 118 sembrava un intervento per «semplice» malore a scuola. Ma, giunti sul posto, i sanitari hanno scoperto che a causare la crisi d'ansia a una 17enne era stata l'esplosione della batteria. La ragazza è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso del San Raffaele, ma le condizioni non sono gravi. Gli altri due quindicenni sono stati visti nel nosocomio De Marchi per lievi sintomi da inalazione di fumo. Al di là del grande spavento, l'esplosione non ha causato danni particolari.

Sul posto è intervenuta in mattinata la polizia che ha svolto gli accertamenti del caso.

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