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L'ira dei 5S contro Grillo: "Ci sta triturando"

Lo show del comico a Roma fa infuriare i 5 Stelle: "Noi siamo qui ad applaudirlo come pagliacci. Lui e Conte sono inconciliabili, ne prendano atto"

L'ira dei 5S contro Grillo: "Ci sta triturando"

L'arrivo di Beppe Grillo a Roma aveva come intento quello di ricompattare il Movimento 5 Stelle e uniformare le linee da adottare nei confronti del governo e al proprio interno, ma il risultato ottenuto è l'esatto contrario: il gruppo è tornato a sfaldarsi, la situazione si è ulteriormente destabilizzata e il M5S è ancora più spaccato. Il comico genovese, dopo lo show nella Capitale, lascia così la sua creatura politica in balia delle divisioni.

L'ira contro Grillo

Non sono mancati i siparietti targati Grillo, che hanno trasformato un intervento politico (più o meno serio) in una serie di spettacoli a favore di telecamera: la banconota falsa da mille euro, una banana e i vari botta e risposta con i cronisti con tanto di battute. Il che, come riporta il Corriere della Sera, ha innescato più di qualche malumore tra le fila pentastellate. "Ci sta triturando e noi siamo qui ad applaudirlo come pagliacci", è lo sfogo di alcuni parlamentari al secondo mandato. Altri sostengono che lui e Giuseppe Conte "sono inconciliabili, ne prendano atto".

Giusto per non farsi mancare nulla, il finale si è colorato di giallo: ieri pomeriggio era in programma un incontro con la delegazione del Movimento al governo, ma alla fine è saltato tutto. Il motivo? Il comico avrebbe preferito tornare in albergo a riposare, evidentemente stanco dopo la girandola di faccia a faccia con gli eletti 5 Stelle. Viene però automatico sospettare che dietro tutto ciò possano esserci tensioni e divergenze.

Le giravolte del comico

In pochissimi giorni i cambi di posizione sono stati repentini. Prima è stata giurata fedeltà al governo guidato da Mario Draghi, poi è spuntata l'ipotesi dell'appoggio esterno. Prima è stato blindato il limite dei due mandati, poi c'è stata un'apertura a qualche deroga. La confusione è assoluta protagonista nel marasma M5S, alle prese con una crisi di identità e con grane interne pronte a esplodere da un momento all'altro.

Come scritto da Francesco Maria Del Vigo su ilGiornale in edicola oggi, stupisce l'insolita linea di comunicazione tra Mario Draghi e Beppe Grillo. Proprio ieri sono circolate voci su presunte telefonate da parte del premier al comico genovese per chiedere di far fuori politicamente Conte. Le smentite non sono tardate ad arrivare: Grillo lamenta di essere strumentalizzato; da Palazzo Chigi sottolineano che Draghi non ha mai chiesto di sostituire l'avvocato alla guida del Movimento 5 Stelle.

Il quadro che si è venuto a creare di certo non lascia contento il comico genovese. Alcuni 5S riferiscono che "Beppe è una furia per tutto" quel che è accaduto nel corso di queste ore. "Ora farà sentire il suo dissenso ogni volta che potrà: è stato un errore cercare di metterlo all'angolo", è l'avvertimento. Che però viene ammorbidito dai contiani, secondo cui Grillo "è solo stanco" poiché "ha avuto giornate pesanti".

Tra show e misteri, è andata in scena la solita sceneggiata a 5 Stelle.

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