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"L'isola è ancora usata come hotspot. È ripartito il business dell'accoglienza"

Il commissario della Lega in Sicilia: "La Guardia costiera fa da taxi"

"L'isola è ancora usata come hotspot. È ripartito il business dell'accoglienza"

Che l'invasione dei migranti sia ripartita è innegabile. Ne è consapevole il commissario della Lega per la Sicilia, senatore Stefano Candiani.

Qual è la situazione a Lampedusa?

«È di nuovo fuori controllo. Nella misura in cui viene riempita la struttura di Contrada Imbriacola e poi i clandestini vengono trasbordati sulle navi quarantena, significa che l'isola continua a essere utilizzata dal governo italiano come il grande hotspot d'Italia».

Quale potrebbe essere la soluzione?

«Visto che si tratta per lo più di tunisini che non hanno diritto a restare, mi chiedo perché le navi su cui fanno la quarantena non li riportino indietro. D'altronde, l'esecutivo ha modificato i Decreti sicurezza allargando in maniera folle le categorie che possano richiedere asilo. Pensare, hanno inserito anche i motivi artistici. Questo dice che hanno sostanzialmente lanciato un messaggio, ovvero che gli scafisti possono riprendere la loro azione, che non sarà contrastata con i sequestri. L'altro messaggio è a chi sta sul territorio italiano: il business della gestione dell'accoglienza può ripartire da subito».

Che ci dovremo aspettare, quindi?

«Nei prossimi giorni torneranno operative le cooperative con annessi e connessi. A breve redistribuiranno i clandestini in giro per i comuni, senza che in Italia ci sia lavoro o possibilità di inserimento, ma con una certezza, che questi saranno a carico degli italiani che dovranno sborsare miliardi di euro».

Quindi lei dice che il governo sta facendo numerosi errori?

«Anziché impegnarsi a cambiare Dublino, questi smontano i Decreti sicurezza italiani perché li ha fatti Salvini, sapendo bene che Dublino dà la responsabilità di gestione del richiedente asilo al Paese di ingresso. Scientemente sanno bene che chi entra sul territorio italiano ci resterà per i prossimi anni. I rimpatri sono sempre stati un problema, ma non è una ragione per inserire altri migranti sul territorio nazionale. È una follia. Non stanno facendo accordi con altri Paesi per la reimmissione, ma è evidente che hanno rimesso in moto il meccanismo degli scafisti e del business dell'accoglienza. Se Salvini fosse stato in una situazione simile al posto della Lamorgese sarebbe stato linciato».

Il ministro Lamorgese dice che il Covid tra i migranti non è un problema. È così?

«In Francia viene bloccato il traghetto che arriva dal Marocco e viene dirottato a Genova perché c'è il rischio che vi siano contagiati a bordo. Qui sbarcano clandestini di cui non si sa niente, né della storia penale, né sanitaria, ma il governo resta immobile. Che poi il 2 per cento sul totale degli arrivati nel 2020 è un numero enorme. In realtà vogliono nascondere che non sono in grado e non hanno una politica di gestione».

Possibile che siano arrivati 900 migranti in poche ore?

«È impossibile che mezzi così piccoli possano giungere direttamente dalla Tunisia. È ovvio che vi siano navi madre. Si dice che i pattugliamenti siano costanti. In realtà la Guardia costiera fa da taxi, uscendo per andare a prendere immigrati qualche miglia fuori. Se i pattugliamenti fossero reali andrebbero a intercettare le navi madre.

I mezzi ci sono».

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