Liste, donne in campo. E Tajani è il recordman per le presenze in Aula

Forza Italia, candidature al rush finale. Nodo Sicilia, spunta l'ipotesi Monterosso

Liste, donne in campo. E Tajani è il recordman per le presenze in Aula

A 24 ore dal gong, Forza Italia lavora a tutti i livelli per chiudere le liste per le Europee. Nella giornata di ieri è andata in scena una riunione al partito tra i massimi dirigenti azzurri per chiudere l'elenco dei candidati per il Centro Italia, dove sarà capolista Antonio Tajani. In lista potrebbero entrare la capogruppo azzurra di Prato, Rita Pieri, la vicesindaca di Pisa, Raffaella Bonsangue e Arianna Verucci, titolare della Cioccolateria Vetusta Nursia un'istituzione a Norcia e non solo la prima a riaprire l'azienda dopo le scosse devastanti di terremoto del 30 ottobre 2016.

Resta da sciogliere il nodo della Sicilia. Ieri c'è stato un contatto tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Miccichè e non è escluso che per uscire dallo stallo della candidatura di Giuseppe Milazzo contrapposta a quella di Giovanni La Via, come rivelato da Blogsicilia, il commissario forzista in Sicilia possa schierare una donna, Patrizia Monterosso, presidente della Fondazione Federico II, ex segretario generale della Regione siciliana, già dirigente generale di dipartimenti importanti.

La giornata politica sul fronte azzurro è caratterizzata dall'acceso botta e risposta determinato dall'affondo di Giorgia Meloni che manifesta l'intenzione di «cambiare proprio tutto, compreso l'attuale presidente del Parlamento europeo». Da Forza Italia si alza un coro di repliche sdegnate. «Giorgia Meloni anziché preoccuparsi di chi come Tajani guida, e bene, il Parlamento Europeo, per altro con i voti anche del suo gruppo, dovrebbe piuttosto interrogarsi sul fatto che al governo ci sono quelli che vanno a braccetto con i gilet gialli e con Maduro» dice Mariastella Gelmini. Anna Maria Bernini chiede alla Meloni: «Vuoi un tedesco al suo posto?». E Maurizio Gasparri ricorda: «Tajani nel Parlamento europeo ha messo pubblicamente a tacere Junker e recentemente è stato attaccato dalle sinistre aver difeso la memoria degli italiani massacrati nelle foibe. La destra dovrebbe condividere il percorso di conferma di Tajani».

L'attacco a Tajani arriva proprio nel giorno in cui il portale mepranking.eu alla vigilia dell'ultima riunione plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo prima della pausa per l'elezione della nuova assemblea rivela che il vicepresidente di Forza Italia è l'europarlamentare più attivo insieme a Fabio Massimo Castaldo (M5s) e Alessia Mosca (Pd). Secondo mepranking.eu, la pattuglia italiana al Pe, grazie anche alla sua consistenza (73 membri), si è classificata prima in questa legislatura per la presentazione di interrogazioni scritte, mozioni, rapporti, opinioni, dichiarazioni, seconda per i discorsi pronunciati in aula mentre non ha brillato per le presenze in plenaria e per le partecipazioni ai voti nominali.

Chi guarda al futuro del partito è Mara Carfagna che ritiene necessario «dopo le Europee, al netto della leadership di Silvio Berlusconi che è imprescindibile, un supplemento di riflessione e una riorganizzazione che dia legittimazione a chi

definisce linea politica e alleanze. Le critiche costruttive - aggiunge la vicepresidente della Camera - sono sempre ben accette, altra cosa è invece il logoramento dall'interno. Quello sì che davvero danneggia il partito».

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