L'Italia tra file e viaggi. "Era ora, che emozione"

Si vedono subito gli effetti del ritorno alla libera circolazione tra le regioni. Folla ordinata nelle stazioni, code in autostrada e all'imbarco dei traghetti per la Sicilia. Uno scampolo di normalità

L'Italia tra file e viaggi. "Era ora, che emozione"

Si vedono subito gli effetti del ritorno alla libera circolazione tra le regioni. Folla ordinata nelle stazioni, code in autostrada e all'imbarco dei traghetti per la Sicilia. Uno scampolo di normalità.

Ma in questo 3 giugno che simbolicamente segna la vera ripartenza, chi si è messo in movimento sopporta i disagi con il sorriso, incurante dei ritardi, delle file per i controlli e per misurare la temperatura, del togli e metti la mascherina, dei percorsi obbligati da seguire nelle stazioni e negli aeroporti. Che importa se all'arrivo si potrà riabbracciare la propria famiglia, o la fidanzata, o magari si ricomincerà a lavorare al nord, come prima dell'epidemia? C'è un bel via vai fin dalle prime ore del mattino alla stazione centrale di Milano. Le 6 Frecce al giorno che collegavano il capoluogo lombardo nella fase 1, adesso sono 40. Ed è aumentata anche la capienza, ora i convogli viaggiano con il 50 per cento dei passeggeri. Sono soprattutto quelli diretti al sud, a Napoli o a Lecce, ad essere pieni. Gli agenti di polizia presidiano i varchi di accesso e cercano di evitare assembramenti sulle banchine. Per rispondere all'incremento della domanda di mobilità Trenitalia ha attivato da ieri 80 Frecce e 48 InterCity in più sulle principali direttrici del Paese, insieme a 4.653 corse regionali. A bordo delle Frecce viene distribuito a ciascun passeggero un kit con gel disinfettante, mascherina, guanti e poggiatesta monouso. «Sono felice, dovevo tornare a Pasqua, ma poi tutto è stato annullato. Penso sia stato giusto aspettare prima di riaprire i collegamenti con le altre regioni, purtroppo la situazione è stata gestita male all'inizio. Ora voglio solo rivedere i miei genitori», dice una ragazza di Reggio Calabria in partenza da Torino. «Ho prenotato una settimana fa, dopo due voli annullati ho deciso per il treno. Finalmente rivedo la mia famiglia e pazienza che impiegherò più tempo», racconta una coetanea diretta a Palermo. «Era ora - sostiene un ragazzo siciliano diretto a Messina - questo è un momento particolare, quasi emozionante». A Roma fanno capolino i primi turisti, che potranno godersi le bellezze della città senza stranieri. «Siamo qui per una breve vacanza, non vedevamo l'ora», racconta un giovane arrivato da Verona alla stazione Termini. È aumentato notevolmente il flusso di passeggeri sullo Stretto per raggiungere la Sicilia, adesso che è stata abolita l'autocertificazione e l'obbligo di quarantena per chi arriva sull'isola da altre regioni. Ma la sorpresa sono state le code di automobilisti, fin dalla notte, che si sono create a Messina per imbarcarsi sulle navi traghetto per la Calabria. Un flusso inaspettato, che ha costretto le compagnie di navigazione ad intensificare le corse. A partire per lo più lavoratori richiamati da fabbriche e aziende. Da ieri, inoltre, anche l'Alitalia ha ripreso a collegare quotidianamente Catania e Palermo a Milano. E sono ripresi anche i collegamenti aerei tra gli aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia e gli hub di Roma e Milano. Negli aeroporti la situazione si sta sbloccando lentamente, aumentano i voli in partenza, anche se i numeri non hanno nulla a che vedere con quelli precedenti all'emergenza sanitaria. Al Leonardo da Vinci di Fiumicino ieri ne saranno decollati e arrivati un centinaio, per lo più su scala nazionale. A Bari sono atterrati i primi turisti, una coppia di Monza che andrà in vacanza nel brindisino.

Anche il traffico sulle strade

ha risentito del via libera alla circolazione. Sono tornate le code sulle tangenziali, in particolare sugli allacci con l'autostrada del Sole. Qualche fila si è formata sulla A7 in Liguria e sulla Salerno-Reggio Calabria.

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