CarraraÉ stato l'incubo di scene di già vissute due anni prima, a svegliare prima dell'alba gli abitanti di Carrara: erano le 5 del mattino di ieri quando l'argine del fiume Carrione è crollato per 200 metri e le acque si sono riversate sulle strade limitrofe, invadendo l'area di Avenza dove vivono circa 15mila persone. Il fango è entrato nelle case anche a Marina di Carrara, dove gli abitanti sono stati costretti a cercare rifugio sui tetti. Mentre il livello dell'acqua saliva e l'autorità portuale ordinava di abbattere il muro di recinzione di un molo del porto, il pensiero dei residenti è andato subito alle esondazioni del 2012, ma la disperazione si è trasformata in rabbia quando ci si è resi conto che a crollare è stato un tratto del Carrione ricostruito appena pochi anni fa. La macchina dei soccorsi si è messa in moto con elicotteri e gommoni portando generi di conforto e sfollando circa 7mila persone, inclusi cinque operai di una segheria che erano saliti sul tetto della fabbrica e un uomo che è stato dato per disperso per ore, prima di essere ritrovato vivo. Per tutto il giorno centinaia di persone sono state confinate nelle case senza poter uscire per colpa degli allagamenti. I primi sfollati sono stati sistemati nella sede di CarraraFiere, mentre le ruspe hanno cercato di ricostruire l'argine crollato, il fango ha invaso anche il centro storico di Carrara, con decine di negozi devastati.
Il sindaco di Cararra Andrea Zubbiani ha parlato di situazione «molto critica» e chiuso le scuole, ma il peggio potrebbe non essere ancora passato: se nella notte di mercoledì sono piovuti circa 183 mm di pioggia quanto normalmente ne cade in tutto l'autunno l'allerta meteo andrà avanti fino a domani. Nel frattempo, è già scoppiata la polemica politica: il governatore Enrico Rossi ha parlato di «disastro evitabile» e ha promesso di «verificare le responsabilità sull'argine crollato» (e inaugurato nel 2010), ma i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia hanno puntato l'indice contro il mancato dragaggio del fondo del fiume e sul fatto che non si tratta di un episodio isolato per la zona di Carrara, richiamando i precedenti del 2012 e del 2003, quando l'acqua uccise la 76enne Ida Nicolai davanti al marito.
L'allerta riguarda tutta la Toscana, con previsioni più critiche per la costa settentrionale e la Maremma meridionale. In Versilia diversi Comuni chiuderanno le scuole, da Seravezza a Stazzema fino a Massarosa e Forte dei Marmi. Problemi anche in Liguria: nella zona vicina al confine francese uno smottamento ha provocato un morto, mentre nei pressi di Ventimiglia il torrente Roja ha raggiunto il livello di guardia e nello spezzino dove l'Aurelia è stata chiusa diverse famiglie sono state sfollate. Un violento nubifragio ha colpito tutta la regione, e le raffiche di vento fino a 100 km/h hanno scoperchiato tetti e divelto pali e alberi. A Genova 40 persone sono state sfollate da un edificio pericolante. In Piemonte, dove è cresciuto il livello di diversi corsi d'acqua e si sono verificati smottamenti nella zona di Novara: nel pomeriggio sono esondati i torrenti Agogna e Strona. Nel tratto lombardo il Po è cresciuto di due metri in meno di 24 ore. Nel parmense il Taro è monitorato a vista dalla Protezione civile. Nella zona di Platì, in provincia di Reggio Calabria è crollato un ponte, isolate 400 persone.
Allerta rosso per oggi in Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e sui settori occidentali di Abruzzo e Molise. Sempre dalla mattinata di domani si prevedono venti di burrasca sulle regioni meridionali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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