Lite Virzì-Ramazzotti. Dopo piatti e tavolini ora volano denunce

Il regista chiede il "codice rosso" contro attrice e nuovo compagno

Lite Virzì-Ramazzotti. Dopo piatti e tavolini ora volano denunce
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«Merda! Fai schifo». Con tutta evidenza, l'idioma ignora di essere stato scaricato, come delle qualsiasi acque nere, da una colta, illuminata lingua di sinistra normalmente gonfia di certezze. Eppure, anche il più irreprensibile degli intellettuali, il più coscienzioso degli elettori, il più illuminato dei registi, quando sbrocca, sbrocca in burino.

«Merda! Fai schifo» sarebbe stata la frase, uscita dalle voluminose labbra di Paolo Virzì e dirette all'indirizzo dell'ex moglie Micaela Ramazzotti, che lunedì scorso, nel ristorante dell'Aventino «L'Insalata ricca», è valsa da gong per l'inizio della rissa tra il regista e l'attrice. Lui era in compagnia della figlia di primo letto, Ottavia (di anni trentacinque), lei era a tavola con il nerboruto fidanzato, Claudio Pallitto (ex concorrente di Tamarreide e personal trainer) e con la figlia Anna avuta da Virzì. Secondo la ricostruzione della Ramazzotti anche l'atteggiamento e le parole di Ottavia avrebbero contribuito a esacerbare gli animi e ad accendere la lite. Oltre al fatto che Ottavia si sarebbe messa a riprendere la discussione con il suo cellulare mentre dal tavolo iniziavano a volare piatti, stoviglie e accuse.

Quando l'attrice ha afferrato il cellulare di Ottavia, la situazione è degenerata. «Ho preso il telefono della figlia (di Virzì, ndr) e l'ho lanciato per terra. Il mio ex marito cercava di aggredirmi e il mio fidanzato tentava di parare i colpi col suo braccio» avrebbe ricostruito la Ramazzotti. Poi, secondo qualcuno, le due donne sarebbero venute alle mani scambiandosi vicendevolmente graffi che hanno portato a cinque giorni di prognosi per la Ramazzotti che ha riportato lievi escoriazioni e cinque per Ottavia. Secondo la versione di Paolo Virzì, invece, Claudio Pallitto si sarebbe comportato con lui «in modo aggressivo» (anche al regista sono stati dati cinque giorni di prognosi).

La versione di Virzì è tutta diversa: «Stavo passeggiando con i miei figli in cerca di un ristorante quando da uno dei tavolini siamo stati attirati dagli insulti della mia ex moglie. Passando davanti al ristorante L'Insalata Ricca in piazza Albania, ho visto mia figlia minore seduta a uno dei tavolini fuori con la madre e il compagno. Volevo salutare la bambina, quindi mi sono avvicinato con nostro figlio. Immediatamente sono stato affrontato dal compagno della mia ex che si è frapposto in modo aggressivo».

Dal discreto, edificante scambio, sono partite due denunce (una della Ramazzotti verso Virzì, l'altra di Virzì verso Ramazzotti Pallitto) ed è stata aperta un'inchiesta: roba da «Tutta la vita davanti» ai pm. Virzì hachiesto di attivare il «codice rosso» (divieto di avvicinamento) nei confronti dei due. Gesto decisamente più intellettuale che virile.

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