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Per Draghi arriva la prima grana. Lega all'attacco: "Ora nuovi tecnici"

Il Carroccio subito critico sulla minaccia di nuovi lockdown sull'intero territorio nazionale. Ma il governo per adesso stoppa: non abbiamo chiuso tutto a novembre con numeri peggiori

Per Draghi arriva la prima grana. Lega all'attacco: "Ora nuovi tecnici"

Ricciardi chi? Ah, si, Walter, il docente universitario di Igiene, il consulente di Roberto Speranza, quello che, come dicono sconsolati a Palazzo Chigi, «ogni domenica si fa largo tra i media» e invoca sbarramenti e zone rosse. Lo fa anche questa settimana. «La strategia di convivenza con il virus adottata finora è inefficace - dichiara all'Ansa - ogni giorno infatti dobbiamo registrare un numero pesante di decessi. E' urgente cambiare. È necessario un lockdown totale in tutta Italia dalla durata limitata e che preveda la chiusura delle scuole. Ne parlerò con Speranza». E così, al giorno due dell'era di Supermario, a squadra appena formata, ecco scoppiare il primo ordigno sulla strada dell'esecutivo. La Lega vuole fare fuori Ricciardi e Arcuri «perché non si può proseguire con il metodo Conte», scrivono i capigruppo Romeo e Molinari. E il responsabile turismo, Gianmarco Centinaio chiama in causa Speranza per lo stop allo sci: «Rispetti la montagna». Ma in serata fonti governative smentiscono che ci sia una stretta in vista: «Non è stata fatto a novembre senza vaccini e con quarantamila morti al giorno», figuriamoci adesso. Chissà se Draghi, impegnato nella stesura del discorso programmatico, conosce Ricciardi. Sicuramente Ricciardi non conosce Draghi, e comunque non ha capito bene che tra una domenica e l'altra è cambiato il governo. Chi lo dirige adesso è uno che non solo non è presente sui social, ma che parla pochissimo e vuole imporre una comunicazione asciutta e minimale: altro che Conte, Casalino, i tavoli zeppi di microfoni fuori Palazzo Chigi, i tweet a manetta. Dopo il primo Consiglio, sabato, i ministri si sono lasciati con il patto di non rilasciare interviste o dichiarazioni impegnative, almeno fino al voto di fiducia, mercoledì e giovedì. Per cui ora le parole di Ricciardi sono considerate piuttosto avventate, anche se in linea con il personaggio, che è uno degli esperti più attivi sulle piattaforme digitali e più presenti in tv. «Sempre con interventi a effetto», raccontano.

Insomma, il governo non sembra proprio intenzionato a introdurre un nuovo lockdown. E nemmeno Speranza, che all'epoca di Conte rappresentava l'ala dura, quella più attenta ai solleciti degli scienziati, ha in mente di proporlo. Il ministro, raccontano alla Salute, ha passato il venerdì sulla revisione dei colori delle Regioni a secondo dell'indice del codice di rischio, sabato lo ha dedicato alla variante brasiliana e domenica si è occupato di sci, firmando l'ordinanza che blocca le attività sportive di montagna fino al cinque marzo.

Matteo Salvini, che già ha dovuto ingoiare la presenza di Speranza nella compagine, è furioso. «Non ho parole - dice a affaritaliani.it - Non se ne può più di questi esperti che parlano ai giornali, seminando paure e insicurezze tra la gente. Confidiamo che con Mario Draghi la situazione torni alla normalità». Più tardi, a Mezz'ora in più su Rai tre, il leader della Lega insiste sull'argomento. «Caro Ricciardi, la prossima volta prima di terrorizzare gli italiani facci il piacere di informare il presidente del Consiglio. Speranza è stato riconfermato, rispetto la scelta del premier, però spero che a livello di squadra ci sia più ascolto». E ancora: «Non ci sta che un consigliere una domenica mattina si alzi dal letto e, senza dire nulla al suo ministro o al capo del governo, parli di una chiusura totale di scuole e aziende». Conclusione: «Lavorare di più e chiacchierare di meno».

«Aiuto», scrive su Twitter Giovanni Toti. «Tutte le sante domeniche il consulente del ministro della Salute invoca un lockdown generale.

Tutte le sante domeniche i cittadini e le imprese italiane si chiedono perché non sia possibile adottare un lockdown ad personam per Walter Ricciardi».

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