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L'sms di Letta a Salvini dopo la foto con Open Arms

Il segratario del Carroccio ha ricevuto le scuse del leader del Pd, ma resta amareggiato: "Alla faccia delle provocazioni, del buon gusto, del governo di unità Nazionale"

L'sms di Letta a Salvini dopo la foto con Open Arms

Alla fine Enrico Letta si è scusato per la foto che lo vedeva posare insieme al fondatore della Ong Proactiva Open Arms Oscar Camps con indosso la felpa dell'organizzazione non governativa. A darne notizia è proprio Matteo Salvini, che ha deciso di accettare le scuse senza però riuscire del tutto a lasciarsi alle spalle la vicenda. "Certe cose se le pensi prima di farle è meglio", ha commentato il segretario del Carroccio.

I fatti

Tutto è cominciato quando il neo segretario del Pd ha deciso di postare sui propri account social uno scatto che lo ritraeva insieme all'imprenditore catalano Camps, ospite al Nazareno. "Bello scambio di idee. Tante preoccupazioni, e anche qualche elemento di speranza", aveva commentato su Twitter Enrico Letta, provocando l'immediata reazione del leader della Lega."Sabato vado a processo proprio per uno (degli innumerevoli) sbarchi organizzati dagli spagnoli di Open Arms, e oggi il Pd riceve questi 'signori' con tutti gli onori. Non ho parole, lascio a voi ogni commento, il tempo è galantuomo", era infatti stata la replica su Facebook di Salvini. Un botta e risposta via social che aveva visto partecipare anche "Le frasi di Osho", intervenuto con un commento proprio in calce al post del nuovo leader del Partito democratico: "Priorità. #openrestaurants".

Le scuse

A distanza di un giorno sono arrivati i primi segnali di schiarita, ma con riserva. Raggiunto dai giornalisti mentre si trovava in visita all'hub vaccinale ubicato presso la Fabbrica del Vapore a Milano, Matteo Salvini è apparso ancora piuttosto infastidito dall'accaduto, malgrado le scuse ricevute (guarda il video). "Un segretario di un partito che è al governo che è al governo con me, che a 48 ore da un processo che mi fa rischiare il rinvio a giudizio, si mette la felpa dell'organizzazione che mi vuole portare in galera... buona educazione non è", ha infatti commentato."Ho avuto modo di scriverlo a Letta, via Whatsapp, e lui si è scusato via Whatsapp, però certe cose se le pensi prima di farle è meglio. Comunque non penso che il giudice deciderà in base alle felpe di Letta, almeno... ne sono convinto".

Incomprensibile come il leader di un partito adesso alleato possa aver agito in tal modo."Alla faccia delle provocazioni, del buon gusto, del governo di unità Nazionale. Quando a parlare di provocazioni è un segretario di un partito che è al governo con me e si mette la felpa di una Ong, che si augura che io finisca in galera, non fa un buon servizio al Paese", ha ribadito Salvini, comunicando che proprio domani dovrà recarsi a Palermo per partecipare al processo sul caso Open Arms che lo vede indagato.

"Rischio il rinvio a giudizio per aver difeso il mio Paese con la stranezza di un segretario di partito che è momentaneamente alleato di governo, e penso a Letta del Pd, che ieri giubilante indossava la felpa di una ong con cui sono a processo", ha concluso.

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