RomaNon è più tempo di buonismo, demagogia e politicamente corretto a oltranza. Nel giorno della tragedia parigina e della strage firmata dall'integralismo islamico, anche a Bruxelles suona qualche campanello d'allarme, mentre il governatore di Lombardia ed ex ministro dell'Interno Roberto Maroni tuona: «Dopo il massacro di Parigi Matteo Renzi deve sospendere l'accordo Schengen sulla libera circolazione, per evitare passaggio di terroristi da Francia e Italia».
L'attacco terrorista al settimanale satirico Charlie Hebdo è «un attacco a tutti noi, ai nostri valori fondamentali e alle libertà» dice il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. Condanna scontata, certo, ma a cui si accompagna una riflessione iniziata da tempo sul modo in cui disciplinare in maniera diversa l'immigrazione senza freni e il traffico di uomini che diventa accesso incontrollato e fonte di finanziamento per organizzazioni collegate al fondamentalismo. A Bruxelles, ad esempio, non è passata inosservata l'intervista a il Giornale con cui Francesco Rutelli invita l'Europa a «distruggere le barche gestite dai trafficanti di uomini prima che imbarchino le persone e prendano il mare. L'Italia lo ha già fatto negli anni Novanta, in Albania». Con una postilla: «L'Ue dovrebbe muoversi per crimini contro l'umanità e i capi del traffico dovrebbero andare davanti al Tribunale penale internazionale». Una proposta che suscita interesse in sede comunitaria e verrà presto approfondita. Il greco Dimitris Avramopoulos, commissario Ue all'Immigrazione e agli Affari Interni, dopo aver letto l'intervista ha avuto un colloquio con lo stesso Rutelli e gli ha comunicato di essere in «assonanza» con le sue proposte. Perché «la situazione è cambiata e bisogna adottare nuovi strumenti» e risposte meno convenzionali. Lo stesso Avramopoulos aveva invocato nei giorni scorsi, dopo il caso delle navi di migranti abbandonate a poche miglia dalle nostre coste, «la necessità di un'azione risoluta e coordinata di tutta l'Unione». E aveva assicurato che l'Ue agirà con «impegno e determinazione» per contrastare il fenomeno e non «porre a rischio vite su navi abbandonate in condizioni meteo pericolose. La lotta ai trafficanti sarà una priorità top per l'Unione». Avramapoulos, peraltro, potrebbe venire presto in Italia e affrontare l'argomento con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. In sede europea esiste il timore che l'attentato di Parigi renda il clima incandescente e l'opinione pubblica possa identificare il terrorismo islamico con i profughi provenienti dal Nord Africa, con l'avanzata dei movimenti islamofobici. Bisognerà, però, vedere se lo shock servirà da scintilla per misure concrete oppure se renderà più difficile trovare un accordo sulle nuove regole per richiedenti asilo e pattugliamento delle coste.
Segnali di attenzione verso la proposta Rutelli non mancano neppure in Italia. Nel centrodestra, naturalmente. Ma anche nel Pd, Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del partito, apre qualche spiraglio.
Gli stranieri ospitati nei centri di accoglienza sparsi per le regioni italiane. Per gli immigrati sbarcati che soggiornano nelle strutture sono stati spesi circa 660 milioni di euro in un anno
I milioni di profughi da conflitti in corso: l'Europa, e tantomeno l'Italia, non può accoglierli tutti.
Il traffico di queste persone viene gestito dai criminali che rischiano di dettare legge agli StatiGli immigrati sbarcati in totale sulle coste italiane nel 2014. Il flusso non accenna a diminuire, nonostante la stagione invernale e pare che sulle coste libiche ci siano milioni di stranieri pronti a salpare
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