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L'Ue salva le messe (grazie al Ppe)

Bruxelles apre alle liturgie in presenza, ma senza canti. Tajani: in ballo la libertà religiosa

L'Ue salva le messe (grazie al Ppe)

Raccomandazioni, non vincolanti, per il Natale europeo nella pandemia da Covid-19. La commissione di Ursula Von Der Leyen vara le linee guida per gli Stati membri, perché «nell'attuale contesto è difficile giustificare la rimozione» delle restrizioni in atto per contrastare la diffusione dell'epidemia. La comunicazione, «Staying safe from Covid-19 during winter», non contiene prescrizioni né divieti perché la competenza è dei singoli Paesi, ma indicazioni per tentare di uniformare le regole in Europa evitando il rischio babele: «In questo periodo estremamente difficile, una strategia rivolta agli Stati membri per promuovere un approccio comune alla stagione invernale e in particolare su come gestire il periodo di fine anno, è di vitale importanza».

Siamo ancora in emergenza e «qualsiasi potenziale allentamento delle restrizioni attualmente in vigore deve essere fatto con molta attenzione, per assicurare che ulteriori focolai siano mantenuti al minimo e sotto controllo», si legge nel documento. Le linee guida consigliano soprattutto di evirare i contatti sociali e durante le feste «di attuare l'uso delle cosiddette bolle familiari»: si incoraggiano cioè i cittadini a trascorre le giornate «con le stesse persone e a ridurre i contatti sociali» al di fuori di quella cerchia. La Commissione non introduce alcun divieto per la Messa di Natale, ma si limita a consigliare agli Stati europei di «valutare di evitare grandi assembramenti» e di «utilizzare trasmissioni Internet, tv e radio, di assegnare posti specifici per le famiglie vicine affinché possano sedere insieme». Una vittoria per il Ppe che con Antonio Tajani aveva chiesto con forza di modificare la bozza che invitava a «non permettere la celebrazione delle messe». Invece «a Natale garantendo la sicurezza di tutti, vogliamo andare a Messa. Grazie alla Commissione per aver modificato le linee guida anti Covid che rischiavano di cancellare le cerimonie religiose di fine anno, ringrazio Von Der Leyen per il buon senso», scrive su Twitter Tajani. Che aggiunge: «Scrivere specificatamente di evitare le messe sarebbe stata una violazione della libertà religiosa». Nella raccomandazione c'è anche la richiesta di verificare se sia necessario di «vietare i canti in coro», per arginare la diffusione del virus. Essenziale poi incentivare l'uso dei dispositivi di protezione: «Particolarmente rilevante - scrive l'Ue - l'utilizzo delle mascherine durante le celebrazioni». Infine si chiede di «valutare la possibilità di prolungare le vacanze per gli studenti o di introdurre un periodo di didattica a distanza, per creare un cuscinetto temporale ed evitare di portare i contagi a scuola». Secondo Bruxelles sarà importante «specificare una data alcuni giorni prima del rientro a scuola entro la quale si chiede alle famiglie con bambini e agli educatori di rientrare a casa nel caso abbiano viaggiato».

Tra le misure raccomandate c'è anche quella di «introdurre o mantenere i coprifuochi notturni» e di fornire «consigli sugli ospiti serali e per le visite alle famiglie».

Su cenoni e feste si ricorda soprattutto di «considerare di non consentire riunioni di massa e definire criteri chiari per gli eventi eccezionali che sono ammessi, ad esempio numero massimo di persone consentito per incontri sociali interni ed esterni e misure di controllo specifiche», quindi limitando i festeggiamenti tra persone che «non appartengono allo stesso nucleo familiare o che non sono conviventi».

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