
Nell'agosto del 2020 Svetlana Tikhanovskaya si era candidata alle presidenziali per dar voce al marito, arrestato dal regime di Lukashenko e liberato, a sorpresa, ieri mattina assieme ad altri 13 dissidenti, dopo 5 anni di prigionia. Qualcosa si sta muovendo in Bielorussia, e lo si evince non solo dalla scarcerazione di Sergei Tikhanovsky, ma perché dalle parti di Minsk ieri è arrivato l'inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina Keith Kellogg (che avrebbe mediato la scarcerazione), e venerdì all'aeroporto di Oktjabrskij atterrerà Putin.
Blogger e youtuber molto popolare in Bielorussia, Tikhanovsky era stato arrestato il 9 maggio 2020 con l'accusa di aver fomentato disordini durante un'anti-parata organizzata n Giorno della Vittoria a Minsk. Sua moglie Svetlana, che ieri ha ringraziato Trump e l'Occidente, aveva preso le redini dell'opposizione, e si era candidata alla tornata elettorale stravinta da Lukashenko grazie a brogli clamorosi. La Tikhanovskaya era fuggita in Lituania per timore della repressione del regime, ma da Vilnius, dove ieri ha riabbracciato il marito, ha dato vita a un governo di opposizione in esilio.
Da un anno a questa parte Lukashenko sta graziando alcuni dissidenti in quello che gli analisti vedono come un tentativo di Minsk di allentare le tensioni con l'Occidente nonostante la Bielorussia sia di fatto parte in causa del conflitto. Tant'è che lo stesso Kellogg ha riferito che il viaggio a Minsk contribuirà a dare il via ai colloqui di pace. Concetto rafforzato da Trump che parla di "progressi" tra i due Paesi in guerra.
I progressi riguardano lo scambio di prigionieri (elogiato dall'Onu), anche se Zelensky, che potrebbe silurare il premier Shmyhal, accusa la Russia di aver deliberatamente consegnato a Kiev i corpi di 20 soldati russi, tra questi anche un cittadino israeliano, al posto dei resti ucraini. "Putin lo fa di proposito per minimizzare il numero dei suoi militari uccisi". Il leader di Kiev ha riferito che quasi 700mila soldati russi stanno combattendo in prima linea. Di questi oltre 50mila sono schierati sul confine di Kursk e Belgorod.
E mentre Zelensky, dopo una riunione con i suoi generali ha ribattezzato Putin "ayatollah che rischia di fare la fine dei suoi amici iraniani, ma che vuole dopo l'Ucraina anche i Baltici e la Moldova", lo zar di Mosca, che non cambia idea su Donbass e Crimea, auspica che "la leadership ucraina persegua gli interessi del Paese, piuttosto che di quelli che agiscono contro la Russia". E in serata Kiev è di nuovo finita sotto attacco di droni, mentre quelli ucraini sconfinano in Kazakistan.