L'ultima fake news di Grillo: la Xylella non esiste

Anche l'Europa lo bacchetta sul batterio killer di ulivi. E a Roma la Raggi userà api antismog

L'ultima fake news di Grillo: la Xylella non esiste

Roma - Per Grillo il batterio della Xylella è una bufala mentre il sindaco di Roma Virginia Raggi vuole combattere lo smog con le api. Lo Zibaldone dei Cinquestelle si arricchisce ogni giorno di sconcertanti affermazioni e bizzarre proposte.

Grillo provoca la secca reazione dell'Europa con un post sul suo blog, a firma di una giornalista tedesca, che in sostanza grida al complotto, sostenendo che la «Xylella fastidiosa è una gigantesca bufala». Grillo spiega che Il senatore M5s Saverio De Bonis ha appena presentato una proposta di legge al fine di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta ad hoc sul tema per fare chiarezza dopo «anni di bufalite».

Immediata la replica del Commissario alla salute e alla sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis. «Leggo sul blog di Beppe Grillo: nessun legame scientifico tra ulivi e xylella - scrive il commissario Ue - Flashback nella mia mente: luglio 2015, in piedi in un campo di ulivi morenti in Puglia. Straziante davvero. Xylella è una grave malattia vegetale che uccide gli olivi. Zero fakenews».

Nel maggio di quest'anno la Commissione europea aveva già deferito alla Corte di giustizia Ue l'Italia, rea di non aver abbattuto le piante malate, per impedire la diffusione nel territorio Ue del batterio killer degli ulivi. In quella occasione la Coldiretti aveva calcolato che i danni provocati dal batterio erano già saliti a un miliardo e le piante infettate erano circa 10 milioni. La Xylella è comparsa per la prima volta in Puglia nell'ottobre del 2012.

Contro Grillo anche gli europarlamentari pugliesi, Raffaele Fitto e Paolo De Castro. «Gli ulivi pugliesi vanno salvati non solo dalla Xylella ma dalle polemiche e dalle fake news che rischiano di aggiungere danni a danni. - dicono Fitto e De Castro- Se anche il commissario europeo per la sicurezza alimentare, Andriukaitis, e il comitato fitosanitario sono dovuti intervenire per smentire Grillo vuol dire che le sue dichiarazioni farneticanti sono davvero gravi».

Intanto a Roma la Raggi dopo essersi affidata alle pecore per tosare l'erba alta nei parchi e nelle ville ora pensa di monitorare i livelli di smog con le api con il progetto «Apincittà».

L'idea è quella di creare una rete di alveari distribuiti in vari punti della Capitale. Un piano che nasce in collaborazione con la Federazione Apicoltori Italiani per creare un sistema di monitoraggio con i tanti allevamenti di api presenti a Roma. Una rete con almeno dieci postazioni per la gran parte già presenti in centro.

L'analisi degli alveari sarà finalizzata ad un vero e proprio censimento della biodiversità cittadina. Si potranno rilevare dati sull'inquinamento dell'aria grazie alle ricerche sugli effetti indesiderati a danno delle api e dei loro prodotti.

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