Sembra esserci un omicidio suicidio dietro al ritrovamento, ieri in una piazzola lungo la strada Valleranese in direzione Orte, di un'auto con all'interno due giovani senza vita. Una storia d'amore finita da poco. L'appuntamento, forse, per un ultimo chiarimento. Che, invece, è finito in tragedia. Almeno questa è l'ipotesi degli investigatori. Si tratta di un ragazzo originario di Amelia, in provincia di Terni, e di una ragazza residente a Vasanello, in provincia di Viterbo, entrambi di 27 anni. Sarebbe stato lui a sparare alcuni colpi di pistola contro la giovane, prima di togliersi la vita con la stessa arma. Sulla cui provenienza gli inquirenti stanno svolgendo verifiche.
A dare l'allarme un gruppo di ciclisti di passaggio che hanno sentito dei colpi di arma da fuoco provenire dalla piazzola e hanno fermato un'auto medica del 118 in transito sulla stessa strada. La coppia si era, a quanto pare, lasciata da poco e quell'ultimo incontro doveva forse servire a ricostruire il rapporto o a dirsi definitivamente addio.
Pare a una svolta invece la sioluzione dell'omicidio di Antonella Lettieri, la commessa di 42 anni di Cirò Marina, nel Crotonese. A incastrare il cinquantenne bracciante agricolo, Salvatore Fuscaldo, il sangue sui vestiti e sull'auto trovato dai Ris di Messina. Quest'ultimo è stato accertato - appartiene ad Antonella, mentre il sangue sui vestiti è dell'indagato, che presenta delle ferite. L'ipotesi è che se le sia procurate in colluttazione con la vittima. Su questo si stanno effettuando riscontri. Fuscaldo, vicino di casa della donna, si dice estraneo ai fatti. Oggi sarà interrogato dal gip. È accusato di omicidio volontario pluriaggravato. Alla base del fermo c'è l'aggravamento della posizione indiziaria e il pericolo di fuga.
«Le indagini sono in corso», sottolinea il comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, colonnello Salvatore Gagliano, che confida nell'esito delle analisi delle prove documentali e scientifiche raccolte dai militari dell'Arma. Elementi utili potrebbero emergere dagli interrogatori delle persone vicino alla vittima e dall'esame del cellulare di Antonella. Secondo i carabinieri non è detto che «il killer stesse cercando qualcosa» perché potrebbe trattarsi di «una rapina inscenata per depistare le indagini».
Non si esclude nemmeno la pista passionale e dubbi rimangono anche sull'ipotesi di una lite per motivi economici, visto che i carabinieri hanno ritrovato in casa il denaro che Antonella conservava.
Fuscaldo ha rischiato di essere linciato da una folla inferocita quando è stato condotto in caserma. Malgrado sia stato prelevato da casa dai carabinieri con tutta la discrezione possibile, all'uscita tante persone che gli urlavano contro.
«Almeno 300 persone si sono riunite al grido lasciatelo a noi» - dice il comandante Gagliano. Un vetro dell'auto dei militari su cui si trovava Fuscaldo è stato sfondato nel tentativo di raggiungerlo. Lui non ha risposto alle domande.
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