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L'ultimo scivolone del presidente: mezzo miliardo per rinnovare la sala delle feste

L'ultimo scivolone del presidente: mezzo miliardo per rinnovare la sala delle feste

Cinquecentomila euro. Spesi per i lavori di decorazione della sala delle feste dell'Eliseo in piena crisi sociale. È l'ennesimo scivolone, in barba alle proteste che stanno mettendo in ginocchio mezza Francia, del presidente francese Emmanuel Macron. L'annuncio risale al 22 novembre, cinque giorni dopo la prima grande manifestazione dei gilet gialli. Una tempistica che si scontra con le circostanze sempre più imbarazzanti per il leader di Francia.

Il cantiere mobiliterà 120 persone sotto l'occhio di Brigitte Macron la première dame che ha dato il via ai lavori, nonostante questa parte del palazzo presidenziale fosse stata già rinnovata nel 2007.

Il mezzo miliardo che l'Eliseo ha deciso di spendere cozza in maniera evidente con la politica del rigore finanziario che Macron non smette di sventolare ai francesi e al resto d'Europa. E rischia di aggiungere rabbia a rabbia, dopo la notizia estiva della costruzione di una piscina a Brégançon, la residenza delle vacanze della coppia presidenziale. In estate la polemica su un nuovo servizio di piatti per i ricevimenti di gala dell'Eliseo, 1200 pezzi in porcellana di Sèvres, una spesa di 50 mila euro considerata uno schiaffo in un momento di tagli al welfare.

Eppure i capricci della first lady Brigitte sembrano sacri, tanto che la moglie di Macron ha visto il suo budget personale dedicato alle spese crescere, mentre i francesi fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

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