addio alla Regina

L'ultimo viaggio della Regina. Ma il Commonwealth vacilla mentre Carlo incontra i leader

In mezzo a una folla commossa e nostalgica, il feretro di Elisabetta II comincia il trasferimento da Edimburgo a Londra. Antigua verso il voto per staccarsi dalla Corona

L'ultimo viaggio della Regina. Ma il Commonwealth vacilla mentre Carlo incontra i leader

L'ultimo viaggio della Regina ha avuto inizio ieri alle 10 del mattino. In sei ore di viaggio, sosta di riposo compresa, il feretro dell'ex monarca ha attraversato 280 chilometri di terra scozzese, da Balmoral a Edimburgo, passando per Aberdeen, Dundee e Perth e mai, neanche da morta, è rimasta sola. Ad accompagnarla, oltre ai dignitari, la figlia Anna, insieme al marito Tim Laurence, ma soprattutto un bagno di folla che l'ha attesa per ore lungo il ciglio della strada, assiepata sulle rotonde, e si è commossa e ha applaudito al passaggio della bara sulla quale era deposta una sola semplice corona bianca di fiori, tutti raccolti nel giardino di Balmoral. E qui, nei paesini come Ballater, che hanno conosciuto Lilibet e Filippo nella loro veste più informale, la commozione era ancora più palpabile che altrove, ben descritta dal silenzio assoluto di centinaia di persone che volevano essere presenti soltanto per dare il loro ultimo saluto a chi percepivano come una vicina di casa molto speciale.

Il rapporto particolare tra la gente di questi posti e la Regina è emerso non solo dalle lacrime della gente di Ballater, ma anche dall'insolita guardia d'onore formata dai trattori posizionati sui campi di Aberdeen.

Giunto nel tardo pomeriggio nella dimora ufficiale di Holyroodhouse, - dove era atteso dagli altri due figli, il principe Andrea e il Principe Edoardo con la moglie Sophie - il corpo di Elisabetta oggi verrà trasferito alla Cattedrale di St. Giles, a disposizione del pubblico. E proprio nella capitale della Scozia, un Paese in cui metà della popolazione vuole l'indipendenza, non sono mancate alcune isolate proteste. Una donna è stata arrestata per violazione della quiete pubblica. È stata la stessa polizia a dare la notizia, implicitamente confermata da alcune fotografie diffuse prima, che mostravano una signora con un cartello contro l'imperialismo e la monarchia.

Intanto, nella stessa giornata molte altre cerimonie di proclamazione si sono svolte per annunciare l'avvento al trono di re Carlo III. Tra queste, quelle al castello di Cardiff in Galles e in quello di Hillsborough, a Belfast, in Irlanda del Nord, dove i rappresentanti del Sinn Feinn hanno deciso di non essere presenti, seppur riconoscendo all'ex monarca «un ruolo positivo nel processo di pace». Nel frattempo a Londra Carlo, che vive tutt'ora con la moglie Camilla a Clarence House, era giunto a Buckingham Palace dove ha incontrato il segretario generale del Commonwealth, Patricia Scotland e gli alti commissari dei Paesi di cui è divenuto il nuovo capo di Stato, compresi quelli di Antigua e Barbuda che hanno già annunciato di voler indire un referendum per diventare repubbliche entro i prossimi tre anni.

Sono compiti pesanti quelli che attendono il nuovo re: a 73 anni dovrà affrontare situazioni istituzionali ben diverse e molto più complicate da quelle che ha visto sua madre. Dalle spinte indipendentiste del Commonwealth, alle relazioni istituzionali con un Parlamento la cui visione potrebbe differire profondamente su molti argomenti.

Non si ancora se il nuovo sovrano manterrà la linea neutrale imposta da Elisabetta o se invece preferirà continuare a dire la sua sui temi che da sempre gli stanno a cuore come le tematiche ambientali. E il confronto potrebbe divenire un problema anche sotto il punto di vista squisitamente costituzionale, che nel mondo anglosassone è in continuo divenire, soprattutto con una Premier come Liz Truss. Più conservatrice e meno conciliante di Johnson, ambiziosa e spavalda, la signora ieri è già stata accusata di strumentalizzazione politica dopo aver annunciato ai quattro venti di voler accompagnare il re nel tour che questi compirà negli altri tre Stati del Regno.

Iniziativa alquanto irrituale e audace, presa forse del tutto autonomamente da una donna che, per dirla con una famosa frase della Regina, «per essere credibile ha bisogno di essere vista». Stavolta però Truss ha esagerato nell'intraprendenza tanto che subito dopo l'incauta dichiarazione Downing Street ha dovuto correggere il tiro, spiegando che la leader di governo sarà presente soltanto ad alcuni momenti di riflessione.

Non è detto che Carlo gradisca, anzi, alcuni commentatori prevedono che la presenza della premier Truss possa mettere in imbarazzo il nuovo monarca, come spiegava sul Financial Times Henry Mance, visto che non solo lei, ma l'intero partito Conservatore non godono di grandi simpatie in alcune parti del Regno, a partire dalla Scozia.

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