Molti parlamentari del Movimento 5 stelle sono arrivati alla resa dei conti, nel vero senso della parola. Infatti, nei prossimi giorni sui conti correnti dei parlamentari grillini non rieletti pioveranno un bel po' di soldi, previsti dallo Stato come assegno di fine mandato per senatori e deputati uscenti. I grillini che hanno alle spalle due mandati e che, quindi, non sono stati ricandidati per volere di Giuseppe Conte, e quelli che non sono stati eletti al termine del secondo mandato, incasseranno 90mila o 45mila euro, che finiranno dritti sui loro conti correnti. Ma cosa ne sarà di questi soldi?
Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio, agli albori del Movimento 5 stelle decisero che quel denaro dovesse essere restituito dai parlamentari. Infatti, questo assegno farebbe parte di quelle quote che i senatori e i deputati grillini sono chiamati a rendere per statuto, che obbliga di fatto a "rinunciare ad ogni trattamento pensionistico privilegiato e all'assegno di fine mandato, a doppia indennità e a doppi rimborsi".
Lo sa bene Alessandro Di Battista, che dopo aver concluso un solo mandato come parlamentare del Movimento 5 stelle, ha rimesso nelle mani del suo partito una cifra pari a 43mila euro, ossia l'intero assegno di fine mandato. Quanti saranno pronti a fare lo stesso? Va comunque considerato che Luigi Di Maio, nella sua breve parentesi da capo politico del M5s cambiò un po' le carte in tavola e oggi i parlamentari grillini sono tenuti a versare al partito "solo" i 2/3 di quell'emolumento.
Di senatori e deputati a fine corsa, che avendo completato i due mandati sono stati esclusi d'ufficio dalle liste elettorali per il 25 settembe, ce ne sono 46. Considerando quello che dovranno rendere al partito, nelle casse del M5s nei prossimi mesi dovrebbero entrare circa 4 milioni di euro.
Un tesoretto importante che, però, al momento è solo virtuale.
Alfonso Bonafede, Paola Taverna, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro, Roberto Fico, Danilo Toninelli e gli altri terranno fede al loro impegno? Per avere una risposta sarà necessario aspettare qualche giorno ancora. E sta sicuramente aspettando Alessandro Di Battista, pronto a pungere i suoi ex compagni di partito nel caso in cui le restituzioni non vengano completate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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