Il governo gialloroso traballa sempre di più. Nella giornata di ieri è arrivata l'offensiva da parte di Matteo Renzi, che in un'intervista rilasciata a Il Messaggero ha fatto intendere che Giuseppe Conte non rappresenta un elemento fondamentale per il proseguimento dell'esecutivo: "Niente di personale, sia chiaro: a me sta a cuore l’Italia, non il futuro dell’avvocato Conte". Il fondatore di Italia Viva poi sui social ha voluto chiarire la propria posizione: "Ribadisco in modo semplice che abbiamo fatto un governo di emergenza che può aiutare il Paese su molte cose a cominciare dalla riduzione degli interessi sul debito".
Le reazioni
La prima risposta è arrivata dal Movimento 5 Stelle, che ha criticato le parole dell'ex premier mediante un post su Facebook: "I giochini di palazzo, appartenenti alla vecchia politica, non possono appartenere a questo governo. E se qualcuno ha strane intenzioni deve sapere che non avrà mai il supporto del Movimento". Al centro della maggioranza deve continuare a esserci "la lealtà, anche attraverso un confronto franco e acceso".
Su Twitter è arrivata la replica anche da parte di Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali: "Repetita iuvant: il governo Conte è l'ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla".
Repetita iuvant: il Governo Conte è l’ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla.
— Dario Franceschini (@dariofrance) November 2, 2019
Proprio ieri il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti aveva chiesto supporto ai giallorossi: "Toc toc... C'è qualche altro leader che sostiene e che ha voluto questo governo, che lo difende dalle bugie e dagli attacchi della destra?".
Nel frattempo da Palazzo Chigi fanno sapere che "non ci sono commenti o dichiarazioni da parte del presidente Conte. Ogni dichiarazione o commento attribuito a Conte, è da ritenersi infondato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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