Sono ore frenetiche a Palazzo Chigi. Giuseppe Conte potrebbe salire al Quirinale per rassegnare le dimissioni e attendere le decisioni di Sergio Mattarella che, in quel caso, potrebbe dare il mandato esplorativo per capire entro i prossimi giorni se ci possono essere le condizioni per arrivare a un Conte-ter. Intanto la maggioranza è sulle spine e si prepara ad affrontare lo scenario successivo alla salita al Colle. Le forze politiche sono in fermento e sono in corso riunioni su riunioni per decidere una strada comune ed evitare spaccature che sarebbero deleterie per la coalizione ora in maggioranza al Parlamento. Vito Crimi ha convocato i suoi alle 18: i ministri del Movimento 5 Stelle sono stati chiamati dal capo politico per concordare una strategia, indispensabile per le prossime ore, che si preannunciano caotiche.
Raggiunto dall'Adnkronos, Vito Crimi non ha usato mezze misure e ha dipinto l'attuale situazione politica senza possibilità di fraintendimento: "L'esperienza del Conte bis è al capolinea". Conte dovrebbe salire al Quirinale attorno alle 20, mentre alle 21 Vito Crimi ha convocato l'assemblea dei gruppi di Camera e Senato. Il Movimento 5 Stelle, che è il partito maggiormente rappresentato in Parlamento, ha diramato una nota a supporto di Giuseppe Conte: "Il M5S è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese. Siamo la colonna portante di questa legislatura: come sempre ci assumeremo le nostre responsabilità, avendo come riferimento il bene dei cittadini, e ci faremo garanti dei passaggi delicati che attendono la nostra Repubblica".
Questa la nota ufficiale, ma tra le fila del M5S non mancano le critiche al premier, così come non mancano ai vertici del MoVimento. Sono opinioni sussurrate, che difficilmente vengono captate dai giornalisti, ma i mormorii arrivano e danno il polso della tensione che si respira a Palazzo Chigi. "In questo momento noi diremo sempre 'siamo con Conte' ma il M5S non basta, c'è bisogno che il Pd sia con Conte, che Leu sia con Conte, e che anche qualcun altro sia con Conte... I numeri non ci sono. Bisogna innescare un fatto politico nuovo"", ha riferito all'Adnkronos una fonte vicina al MoVimento che preferisce restare anonima. Per molti il presidente del Consiglio ha sbagliato i tempi, perché se "se Conte si fosse dimesso una settimana fa per chiedere il via libera al Conte Ter, oggi apparirebbe meno logoro".
Tra i sussurri dei palazzi del potere pare che l'opinione più diffusa sia quella che i responsabili non si avvicineranno finché ci sarà formalmente in piedi il Conte-bis. "Non si può pensare che un pezzo di centrodestra sostenga un governo con dentro Alfonso Bonafede. Un nuovo esecutivo è inevitabile", si legge nel messaggio di una chat del Movimento 5 Stelle diffuso dall'Adnkronos.
"Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l'unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all'allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l'interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta. Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Il Movimento c'è, ed è pronto a fare la sua parte", scrivono in una nota congiunta i capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle, Davide Crippa ed Ettore Licheri.
Anche Luigi Di Maio ha commentato la situazione politica.
Sul suo profio Twitter, il ministro degli Esteri ha commentato: "Il Paese sta attraversando uno dei momenti peggiori di sempre a causa della pandemia e si ritrova in una crisi di governo assurda per colpa degli egoismi di qualcuno. Ora serve compattezza, tutti dobbiamo stringerci attorno a Giuseppe Conte. Non ci sono dubbi, avanti determinati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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