Macron nella bufera per le dichiarazioni sull'Africa

Macron criticato per alcune frasi sull'Africa. "Avere 7-8 figli per donna rende inutile qualunque investimento politico sul continente africano"

Macron nella bufera per le dichiarazioni sull'Africa

Emmanuel Macron è finito al centro di una bufera per alcune sue dichiarazioni relative alle prossime sfide della politica per il futuro dell'Africa. Le donne con sette-otto figli sarebbero responsabili dell'attuale condizione del continente africano, per il quale, secondo Macron, la sfida sarebbe dunque di "civiltà". La dichiarazione contestata da parte della stampa e da alcuni opinionisti risale a poco dopo il termine del G20. Ad una domanda fattagli da un giornalista ivoriano, l'inquilino dell'Eliseo ha infatti risposto: "Oggi la sfida dell'Africa è completamente diversa, è molto più profonda, è di civiltà". E ancora: "Quando i Paesi contano ancora sette-otto figli a donna, si può decidere di spendere miliardi di euro, non si stabilizzerà nulla". Tra quanto è stato immediatamente contestato a Macron, il fatto di non aver operato specifici distinguo tra nazioni con tassi di fertilità diversi. Macron, inoltre, ha voluto rispondere così a chi gli chiedeva se ad oggi fosse ipotizzabile un nuovo Piano Marshall per l'Africa: "Il piano Marshall era un piano di ricostruzione, la sfida dell'Africa è del tutto diversa e molto più profonda, è una sfida di civiltà, dobbiamo sviluppare politiche molto più sofisticate del Piano Marshall".

Liberation ha alzato subito il tiro sulle dichiarazioni, decidendo di rimarcare, mediante dei dati, il fatto che un tasso di fertilità pari a quello descritto da Macron, secondo il quotidiano francese, non esisterebbe in nessun paese africano. In realtà, la risposta integrale di Macron, aiuta molto a chiarire come la sua elencazione fosse completa di una serie di problematiche anche non relative alla questione demografica:"Quali sono i problemi in Africa? Stati falliti, complesse transizioni democratiche, infrastrutture, frontiere porose che pongono un problema di sicurezza e coordinamento regionale, traffico di droga, traffico di armi, traffico di esseri umani, traffico di beni culturali e fondamentalismo violento, terrorismo islamico. Tutte queste cose insieme creano difficoltà in Africa. Allo stesso tempo ci sono Paesi che hanno un incredibile successo, con un tasso di crescita straordinario che fa dire alle persone che l'Africa è una terra di opportunità. Di grande importanza è la sfida demografica. Quando ci sono Paesi che contano ancora 7 e 8 figli per donna, puoi decidere di spendere miliardi di euro e non raggiungerai la stabilizzazione". La demografia, insomma, sarebbe parte del problema e non l'unico problema.

Il messaggio passato sui social, però, si è concentrato sulla singola espressione che a molti risulterebbe "razzista". Sarà utile citare, infine, questo rapporto dell'Onu, secondo cui se il tasso di fertilità in Africa non dovesse diminuire, la cifra delle persone che vivono nel continente potrebbe salire ancora sino a poter diventare un problema per l'intera popolazione mondiale: "Al momento circa 1,1 bilioni di persone vivono nel continente, ma questa cifra potrebbe salire alle stelle fino a 4,2 bilioni (un aumento del 380 per cento) entro il 2100, e di conseguenza la popolazione mondiale toccherà gli 11 bilioni".

Macron, intanto, in Africa c'è stato poco fa e dopo le accuse per

le dichiarazioni sui migranti, finisce al centro di ulteriori critiche per questa sua presa di posizione. Chi si aspettava un leader ultraprogressista ed aperto all'integrazione a tutti i costi, insomma, non sarà contentissimo.

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