Di Maio fa il pompiere I francesi lo sbugiardano

Millanta due Canadair dalla Francia. In realtà li avevano chiesti quelli della Protezione Civile

Di Maio fa il pompiere I francesi lo sbugiardano

Il grillino Luigi Di Maio piace alle mamme d'Italia e ha uno spiccato senso per la comunicazione a effetto. Più o meno l'abbiamo inquadrato. Grande fruitore dei social network come Renzi e il portierone Dommarumma. E come questi due ogni tanto si fa prendere la mano e sgarra. E non è solo questione d'italiano. L'ultimo post è diventato un caso internazionale. Quasi, non esageriamo.

In uno dei suoi penultimi interventi su Facebook il Di Maio millanta misteriose telefonate con ambasciate europee per l'invio di aerei Canadair, quelli grossi che spengono gli incendi. «Vedere incendi di questa portata in Sicilia, Campania, Calabria e Lazio e il silenzio delle autorità e carta stampata è a dir poco vergognoso - annota confusamente -. Sono stato tutta la sera al telefono con le ambasciate degli altri Stati europei per chiedere l'invio dei loro Canadair nell'area del Vesuvio, perché quelli a disposizione purtroppo non sono abbastanza. Ora non serve fare polemica, dobbiamo rimboccarci le maniche e aiutare le aree colpite, serve subito che gli altri Paesi europei ci inviino i loro aerei per spegnere le fiamme, così come l'Italia ha fatto con il Portogallo qualche settimana fa. Ebbene, sono in arrivo dalla Francia tre aerei, di cui due Canadair. Grazie, fate presto».

L'immagine di un eroico, sudatissimo Gigi Di Maio che dopo ore di estenuanti trattative telefoniche con le ambasciate riesce a ottenere tre aerei francesi che risolveranno l'inferno italiano è da busto commemorativo. E il fatto che il Di Maio usurpi il ruolo di Ministro degli Esteri come lui stesso candidamente ammetta, potrebbe pure starci, visti i risultati. In fondo contattare ambasciate e interferire con i piani della Protezione civile italiana (con il rischio di provocare sovrapposizioni) val bene un pugno di Canadair.

Tutto (quasi) bene se non arrivassero dettagli inquietanti. Anzitutto dall'ambasciata francese negano mail o telefonate con Di Maio. Come faceva a sapere che ne arrivavano tre di aerei dalla Francia? Ma soprattutto giunge, perentorio, l'intervento del portavoce della commissione europea Alexander Winterstein. Il quale chiarisce che i Canadair francesi, di cui parla Di Maio, sono stati in realtà messi a disposizione dopo specifica e formale richiesta della Protezione civile italiana, come del resto è previsto dalla prassi internazionale. Infatti non è possibile che vengano mobilitati da stati stranieri dei velivoli su richiesta di un Deputato non facendo Di Maio ancora parte dell'esecutivo. E allora, avrà pensato Di Maio, tocca risolvere la questione con qualche azione diversiva.

E si scatena con interventi sull'umano scibile che non siano incendi, giusto per mettere la sordina alla gaffe. Da Bruxelles ai migranti, passando per piani B, antieuropeismo e totoministri, arriva di tutto in rete. Abile mossa, se non fosse che i giornali di carta escono con calma, molta calma.

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