Dopo avere dribblato il confronto televisivo con Matteo Renzi, rieccolo apparire sul piccolo schermo. Il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha scelto la poltrona di Fabio Fazio per tenere il suo soliloquio. Senza grande contradditorio, come da tradizione del conduttore, e con in più qualche cadutina qua e là.
Sull'italiano per esempio, che incespica quando Di Maio parla dei suoi incontri internazionali. Con quelli che dovrebbero essere i suoi "omologhi", se la frase filasse- E che per il candidato grillino diventano invece i suoi "alter ego".
Poco male, il monologo di Di Maio non ne risente troppo. Ma le critiche che arrivano dopo la trasmissione molte.
Da Massimo Parisi di Scelta Civica-Ala, che chiede di interrogarsi "sullo stato dell'informazione Rai e sul suo equilibrio alla vigilia di una lunga campagna elettorale". Ma pure da Michele Anzaldi, deputato renziano del Pd, secondo cui si è visto "un episodio di servilismo senza precedenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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