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Il giallo della scorta di Di Maio: ​"Scelti da lui", "Una fake news"

Secondo Repubblica il vicepremier avrebbe "ritenuto questione dirimente" che i due militari della sua scorta venissero dal suo collegio elettorale di Pomigliano d'Arco. Ma lui smentisce

Il giallo della scorta di Di Maio: ​"Scelti da lui", "Una fake news"

"Da poco arrivato a Cesena. Sono i cittadini la mia scorta". Era il 20 novembre del 2016 quando Luigi Di Maio scriveva su Facebook che di agenti in divisa per difenderlo lui non ne aveva bisogno perché la "ggente" avrebbe sostituito i gorilla. Passano le stagioni e, con l'arrivo nella stanza dei bottoni della politica, pare si modifichino pure le tradizioni.

Ora Gigino è ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. E come tutti gli individui ai vertici della Repubblica ha giustamente diritto a disporre di agenti che lo seguano ovunque vada per difendere non solo la sua inculumità, ma anche quella del ruolo che egli ora rappresenta. Inutile gridare allo scandalo, sarebbe davvero sciocco. Oggi però Repubblica gli ha contestato di aver "scelto" i due carabinieri che lo seguono passo passo e di averli voluti di Pomigliano D'Arco. Lui smentisce, definendo la notizia una "fake news".

Secondo quanto scrive Repubblica, Di Maio avrebbe "ritenuto questione dirimente" che "degli uomini assegnati dall'Ufficio Centrale Interforze per la sicurezza personale a protezione della sua incolumità e privacy" facesso parte "due carabinieri la cui caratteristica professionale, oltre a quella di essere già stati impiegati in servizi di scorta, è quella di provenire dal collegio elettorale di Pomigliano d'Arco". Per riuscirci Di Maio, "formalmente titolare di due dicasteri (lavoro e sviluppo economico) e facendo capo ai due ministri due scorte diverse (polizia di stato e carabinieri)" avrebbe "provveduto a farsene assegnare una sola. Con personale dell'Arma, cui appunto aggregare i due angeli custodi da Pomigliano D' Arco".

Lui però smentisce tutto con forza. "Stamattina c'è un quotidiano che dice che mi sono scelto gli agenti di scorta dalla mia città, Pomigliano d'Arco...- ha detto il vicepremier ai microfoni di Rtl - È una fake news e non mi meraviglia che lo scriva stesso giornalista della giudiziaria che ho querelato anni fa per le vicende di Roma". Poi ha precisato: "Le due persone che mi seguono - rimarca Di Maio - non le ho scelte io, mi sono state assegnate dal comando dei carabinieri.

Sono persone eccezionali, servitori dello Stato, ma io prima non li conoscevo".

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