Luigi Di Maio non accenna a fare passi indietro sulla manovra. Il vicepremier di fatto non molla la presa sulla manovra al 2,4 per cento del Pil. "Questo è un governo compatto, da quel 2,4% non si torna indietro. Il nostro obiettivo non è far saltare i conti, per noi si possono tenere diritti e conti in regola nella stessa manovra. Sono loro che hanno opposto i conti ai diritti", ha affermato ai microfoni di Rtl 102.5. Poi il ministro ha rivendicato la manovra affermando che porterà alla crescita del Pil al 2% nel 2019.
Poi il vicperemier ha parlato di una strategia per "illustrare" la manovra agli elettori: "Qualcuno spera che il governo italiano torni indietro sulla manovra ma noi non arretreremo di un millimetro e se ce ne sarà bisogno la spiegheremo nelle piazze". Poi ancora una volta il ministro parla dei tecnici del Tesoro che già nelle scorse settimane sono finiti nel mirino del Movimento Cinque Stelle: "Ho visto il Ragioniere generale dello Stato Franco una sola volta nella vita, non posso dire che è il mio migliore amico.
So solo che tutto va controllato dal vaglio politico per riappropriarci del potere democratico sul potere tecnocratico".Insomma tra Di Maio e via XX Settembre resta alta la tensione. E le prossime settimane di certo potrebbero riservare nuovi scontri sulla manovra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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