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La manovra del Grande Fratello: più controlli dall'Agenzia delle Entrate

Gentiloni presenta la manovra: "Non sarà lacrime e sangue". Non ci sono nuove tasse (che sono state tutte nascoste nel Def), ma una pioggia di misure anti evasione: così l'Agenzia delle Entrate potrà fare più controlli

La manovra del Grande Fratello: più controlli dall'Agenzia delle Entrate

Niente di diverso da quanto ci si aspettava. La manovra, che il governo Gentiloni ha varato al termine del Consiglio dei ministri di questa mattina, pesa circa 20 miliardi di euro. Di questi, però, ben 15 miliardi sono stati stanziato per scongiurare l'aumento dell'Iva previsto per il 2018. Tra le misure di spesa, invece, ci sono il bonus giovani che prevede sgravi fiscali per gli under 35, la lotta alla povertà (con l'allargamento della platea agli over 55) e il contratto del pubblico impiego. "Abbiamo evitato nuove tasse", esulta il premier Paolo Gentiloni. Peccato che nella manovra abbondino una pioggia di misure anti evasione. Da parte dell'Agenzia delle Entrate dobbiamo, quindi, aspettarci una valanga di nuovi controlli.

"Mesi fa si parlava in rapporto a questa sessione di Bilancio di lacrime e sangue e di una situazione che non si sapeva come sarebbe stato possibile affrontare - spiega Gentiloni in conferenza stampa - abbiamo invece una manovra snella che sarà utile per la nostra economia". A detta del premier sarà "un bilancio utile per sostenere il percorso della crescita e per proseguire nel percorso della stabilizzazione finanziaria del Paese". In realtà, dagli annunci alla realtà c'è un abisso in mezzo. Tolte le risorse necessarie per coprire l'aumento dell'Iva, per finanziare tutte le altre misure rimane a disposizione ben poco. "Davvero noccioline - commenta Renato Brunetta - se si pensa al reale costo necessario per supportare gli ambiziosi e velleitari piani del governo". Anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ammette che "le risorse sono limitate", ma si vanta di averle "ben indirizzate". Tra le voci di spesa ci sono il rinnovo dei contratti per le donne e gli uomini nella pubblica amministrazione e, ovviamente, nuove assunzioni. Oltre 1.500 ricercatori entreranno nell'università.

Che non ci siano nuove tasse nella legge di Bilancio non è proprio così. La manovra va, infatti, analizzata tenendo in considerazione anche il decreto fiscale approvato settimana scorsa. "Se prendiamo in considerazione anche quel provvedimento - fa notare Brunetta - scopriamo che è proprio lì che si annidano le maggiori tasse, come quella imposta, nuovamente, sulla liquidità delle imprese, attraverso l'estensione del meccanismo dello split payment ai fornitori della pubblica amministrazione". Non solo. Il governo ha anche inserito diverse misure anti evasione che, di fatto, permettono all'Agenzia delle Entrate di effetturare più controlli. "Il 40% delle coperture arriveranno da tagli alla spesa e il resto da aumento di entrate - ammette Padoan - l'aumento delle entrate non ha a che fare con un aumento di tasse ma con l'efficientamento della riscossione, la fatturazione elettronica e altre misure di efficientamento".

Nella manovra il governo non ha inserito gli interventi sulla sanità e sull'età pensionabile sollecitati da Mdp. E, anche a questo giro, si apre il solito bailamme dei numeri al Senato. Gentiloni auspica il voto dei bersaniani: "Li ho incontrati prima del Def mostrando disponibilità al dialogo, adesso abbiamo approvato la manovra e mi auguro il loro sostegno anche in Parlamento. Per avere il sostegno della maggioranza bisogna essere in due. Noi ce lo auguriamo, vedremo la loro risposta". Resta il fatto che il pallottoliere lo fa tremare.

"La legge di Bilancio - spiega il premier - è una tappa importata nella strada che l'Italia sta facendo e confido che questa decisione troverà il sostegno convinto della maggioranza e il senso di responsabilità del parlamento".

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