
Giallo a Manziana, in provincia di Roma. Si presenta davanti al cancello di alcuni conoscenti, entra in casa e muore. Cosa è accaduto a Sara S., 42 anni, residente in un paesino del viterbese all'alba di ieri in via di Santa Severa? La donna, da un primo esame medico, non presenterebbe segni di violenza. Almeno evidenti. Solo un'ecchimosi alla tempia dovuta, probabilmente, alla caduta a terra. Di certo i padroni di casa, moglie e marito, sono entrambi presenti quando Sara si accascia sul pavimento. Sono loro a chiamare i soccorsi. Ma quando arriva l'equipaggio del 118 per la 42enne non c'è più nulla da fare.
È notte fonda quando Sara suona al campanello del civico 10. Gli amici aprono e la fanno entrare. La donna, probabilmente, sta già male, tanto da lasciare sull'asfalto delle tracce organiche. Quello che succede poi lo racconteranno Luca, il proprietario di casa, e sua moglie. Versioni tutte da verificare. Pochi gli elementi certi. Nella villetta a schiera i tre figli della coppia dormono. Sulle prime sembra che in casa ci fosse solo l'uomo, un 40enne, con la conoscente. "Mia moglie? Ha portato al mare, a Cerveteri, i tre ragazzini". Non è chiaro quando, almeno in una prima versione. Ma la donna esce di casa al mattino presto, come vedranno i carabinieri grazie alle telecamere piazzate sulle case vicine. Con lei i figli, presenti, insomma, al momento della tragedia ma nelle loro camerette. L'uomo viene interrogato per ore in caserma, nella compagnia di Bracciano, dal capitano Notaro e dal pm di turno di Civitavecchia. Gli esperti del nucleo investigativo di Ostia, la scientifica dell'Arma, avviano i rilievi partendo proprio dall'esterno dell'abitazione. Il racconto di Luca coinciderebbe con quanto accertato. Tanto che nel pomeriggio, dopo aver messo a verbale la sua versione, viene rilasciato.
Disposti approfondimenti tossicologici per stabilire se la causa della morte sia stata un'overdose di droga. La Procura avrebbe aperto un primo fascicolo per morte accidentale. Non è esclusa la morte come conseguenza di altro reato, ovvero la cessione di sostanze stupefacenti qualora gli esami risultassero positivi.