Maratona notturna, litigio tra gli Ncd De Girolamo e Pizzolante

RomaVolano insulti e cazzotti a Montecitorio, e stavolta non c'entra la Lega. La rissa che va in scena nella notte alla Camera riunita a oltranza per le riforme è tutta nel centrosinistra, e vede affrontarsi Sel e Partito democratico. La scintilla scatta a sorpresa, mentre i Cinquestelle urlano «onestà» e sbattono mani e faldoni sui banchi, coprendo col frastuono ogni tentativo di proseguire col dibattito e facendo infuriare il presidente di turno, Roberto Giachetti. Nel caos generale, prende la parola Arturo Scotto, capogruppo di Sel. Non fa quasi in tempo a ironizzare sul «capolavoro» del Pd che intorno a lui si scatena un putiferio. Secondo Sel è il Pd che parte all'attacco. Dalle immagini si sente chiaramente qualcuno del partito di Nichi Vendola urlare «pezzo di m...», poi Giorgio Airaudo quasi scavalca il suo capogruppo, che tenta invano di arginarlo, arrampicandosi sui banchi, mentre più su, sulla linea di «confine», il leoncavallino Daniele Farina prova ad assestare un ceffone ai dem Luigi Taranto ed Emiliano Minnucci. Giachetti sospende la seduta mentre partono i cazzotti e nella bolgia finiscono per avere la peggio Gianni Milella e Donatella Duranti, entrambi di Sel, che finisono in infermeria mentre il presidente di turno espelle 15 «onorevoli» dall'Aula.

Vendola, visto il bilancio sfavorevole ai suoi, parla di «aggressione teppistica inaccettabile» da parte del Pd. Che a sua volta, con Emanuele Fiano, sveste i panni da partito-boxeur e «scarica» la colpa sui Grillini che avrebbero incendiato il clima con le loro proteste, e questi replicano sdegnati: «Prima si picchiano tra loro, poi danno la colpa a noi». Insomma, tra compagni ed ex compagni stavolta i pugni alzati non sono proprio un saluto. Ma se in Aula volano cazzotti, il clima non sembra migliore nemmeno in Transatlantico, teatro di un battibecco - ma lo scontro almeno stavolta è soltanto verbale - tutto interno a Ncd. La capogruppo di Area Popolare, Nunzia De Girolamo, sta parlando con un esponente della minoranza Pd, quando Sergio Pizzolante, suo vice, evidentemente disapprovando il confronto la interrompe dandole della «cretina».

L'ex ministro delle Politiche agricole reagisce accusando il collega di essere «litigioso con tutti» e invitandolo a «darsi una calmata» e a «non urlare», ma Pizzolante non raccoglie il suggerimento e ribadisce: «Cretina».

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