
Ciò che l'uomo non è riuscito a fare in quasi due mesi, alla fine lo ha fatto la natura. In questo caso il mare, quello da cui era uscita «Moby Dick», la balena spiaggiata a Platamona, in Sardegna, e rimasta lì una cinquantina di giorni in attesa che diciotto enti diversi decidessero chi e come dovesse rimuoverla. Una vicenda paradossale, metafora triste di come funzioni l'italica burocrazia.
Adesso le onde hanno spezzato in due la carcassa, lasciando sulla riva metà scheletro e metà brandelli di carne in putrefazione.
Quanto basta per «risolvere» quasi definitivamente il caso: il sindaco di Sorso Giuseppe Morghen ha scelto di cancellare la programmata conferenza di servizi e ha deciso di seppellire parte della carcassa in un terreno della zona industriale mentre lo scheletro potrebbe essere conservato per esporlo.
«La conferenza dei servizi che si sarebbe dovuta tenere dopo l'Epifania ha spiegato Morghen è stata superata dagli eventi: non possiamo più aspettare, prendiamo per buono quello che si è deciso nella
prima conferenza. Abbiamo già fatto un appalto per individuare l'azienda di movimentazione per supportare gli esperti che si occuperanno del recupero della carcassa e entro mercoledì sapremo chi ha vinto e potremo procedere».
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