Marino giramondo assente ingiustificato al vertice sul Giubileo

Il sindaco dimezzato salterà il primo summit con Gabrielli. In due anni è stato ben 15 volte all'estero. A settembre andrà negli Usa col Papa

Marino giramondo assente ingiustificato al vertice sul Giubileo

Roma - Il volo di ritorno è fissato per mercoledì e Ignazio Marino intende rispettare la data sul biglietto. Nonostante le polemiche, il sindaco globetrotter - 15 viaggi all'estero da quando è stato eletto - non anticiperà il ritorno nella Capitale, disertando così anche il primo incontro sul Giubileo col prefetto Franco Gabrielli, tutor capitolino imposto da Palazzo Chigi. Lunedì, salvo rinvii ad personam , al posto del primo cittadino parzialmente esautorato dai suoi poteri ci sarà ancora una volta il vicesindaco Marco Causi.

Marino, se non altro, dovrebbe fare in tempo a prendere parte alla manifestazione per la legalità che il Pd ha organizzato davanti alla chiesa di San Giovanni Bosco, fissandola tra qualche malumore al 3 settembre proprio per permettere al sindaco di concludere degnamente le ferie estive, indisturbato, tra immersioni alle Bahamas, memorie da scrivere in Texas e incontri amical-istituzionali a New York, il tutto mentre in patria il Campidoglio viveva i suoi giorni più difficili.

Quando il fatidico volo toccherà terra sulla pista di Fiumicino, restituendo temporaneamente il chirurgo ai suoi doveri di primo cittadino, sarà la sesta volta che il sindaco di Roma in due anni e spiccioli rientra dagli amati Stati Uniti. Da quando indossa la fascia tricolore c'è già andato sia in vacanza - dieci giorni a Boston a capodanno scorso, con scivolata sulla neve e infortunio al ginocchio - che quattro volte in visita ufficiale: a dicembre 2013 e ad agosto dello scorso anno a New York, a settembre 2014 a San Francisco e a maggio scorso a Philadelphia. Ma se il sindaco con la valigia ha un debole per gli Usa, da buon viaggiatore non disdegna altre destinazioni.

Alcune classiche, come Parigi (due incontri, a marzo 2014 e a febbraio scorso) e Londra, dove Marino è stato tre volte - a dicembre 2013, agosto 2014 e giugno 2015. Ad aprile 2014, invece, il giramondo si presenta a Madrid, per parlare di «innovazione e sviluppo della tecnologia, smart city e beni comuni e finanziamenti europei» allo «Smart City Foro de la nueva ciudad», mentre il 22 gennaio precedente era stato al World economic forum di Davos, in Svizzera, a caccia di finanziatori per i tesori archeologici di Roma. E sempre fiutando mecenati, Marino s'era spinto fino a Ryad, in Arabia Saudita, nella primavera dello scorso anno, incontrando il Principe sultano «che conosco - raccontò ai giornali - da quando trapiantai il fegato a sua madre».

Già, i trapianti. A inizio dicembre 2013 Marino segue la sua «vecchia» professione fino in Turchia, per partecipare a un convegno medico. Piazzando un'altra bandierina sul suo personale mappamondo. Sono 15 in tutto i viaggi oltreconfine, e non sono certo finiti. Nemmeno tre settimane dopo aver rimesso i piedi sul suolo della Città Eterna, Ignazio tornerà a volare. Di nuovo alla volta degli Usa (e fanno sette), ma stavolta con un compagno di viaggio eccellente: Papa Francesco.

Il sindaco di Roma, quando mancheranno 76 giorni all'inizio del Giubileo straordinario (con i cantieri delle 84 opere che il Campidoglio ha approvato in vista dell'evento che chissà se saranno già aperti), accompagnerà il pontefice nel suo viaggio apostolico oltreoceano.

Marino si è fatto convincere a luglio, quando il suo omologo newyorchese, l'amico Bill De Blasio, incontrandolo a margine del meeting dei sindaci del mondo, in Vaticano, gli ha dato

appuntamento nella Grande Mela per il 23 settembre. Ignazio, ovviamente, non ha saputo dire di no a un nuovo soggiorno a stelle e strisce. Chissà se durante il volo Bergoglio gli chiederà lumi sullo stato di avanzamento dei lavori.

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