Marinoni, l'uomo al centro dell'inchiesta. Il ruolo chiave nella Commissione Paesaggio

Per i pm l'architetto cambiava i pareri su pressione di sindaco, assessore e costruttori: "Era ricattabile"

Marinoni, l'uomo al centro dell'inchiesta. Il ruolo chiave nella Commissione Paesaggio
00:00 00:00

Giuseppe Marinoni (foto), classe 1961, è un architetto e docente di Progettazione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Di sé scrive "svolge attività di progettazione e ricerca sulle tematiche inerenti la trasformazione della città contemporanea". Abilità che lo sviluppo monstre di Milano gli riconosce nei fatti e nelle inchieste. Nel 2010 vince il concorso internazionale per l'Aeroporto Malpensa "La porta di Milano Soglia Magica" e nel 2012 la gara per il Centro Studi della Fondazione Lombardia per l'Ambiente, a Seveso.

Ma l'attività per cui i pm mercoledì ne hanno chiesto l'arresto è come membro della Commissione del Paesaggio del Comune di Milano (dal 2009 al 2013), incarico conferitogli anche dal sindaco Beppe Sala, addirittura come presidente, alla fine del 2021, riconfermato fino ad aprile, per cui emerge la "sua mancanza di indipendenza, ricattabilità e cedevolezza alle pressioni del sindaco", "dell'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, del direttore generale Malangone, di Manfredi Catella (costruttore) e di Stefano Boeri". Negli atti dell'inchiesta sull'urbanistica Marinoni è accusato di "induzione indebita a dare o promettere utilità sul caso del Pirellino, che vede indagato anche il primo cittadino, iscritto anche per concorso in falso sulla nomina di Marinoni", gravato, secondo l'accusa, da pesanti conflitti di interesse.

Il caso è il progetto di riqualificazione del grattacielo, firmato da Stefano Boeri e sviluppato dall'imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima, a Porta Nuova, uno dei cantieri al centro del cosiddetto "piano ombra" del governo del territorio. Oltre alla riqualificazione del vecchio grattacielo il progetto prevedeva la costruzione di nuove residenze nella "Torre botanica", una sorta di Bosco verticale 2.0, bocciato due volte dalla Commissione paesaggio perché "troppo impattante". Parere che cambia, secondo le ipotesi d'accusa, sotto pressioni sempre più insistenti prima di Catella e Boeri, poi dell'assessore Tancredi e di Sala. E dire che a settembre lo stesso Marinoni in un'intervista dichiarava: "A noi dei progettisti di chiara fama non ci interessa nulla. Noi valutiamo i progetti. E comunque non è che uno arriva con un edificio alto due piani in più e diciamo ah che bel progetto, va bene. Non funziona così".

Nel "piano di affari occulto" rientra anche il progetto monstre dei Nove nodi al confine tra la città e i comuni dell'hinterland: un programma di intensivo sviluppo edilizio sulle aree corrispondenti a 9 svincoli.

Programma, che per la GdF "veniva utilizzato da Marinoni, insieme alla società J+S di Pella, per attrarre gli investitori (grazie al patrocinio del Comune di Milano) predisponendo analisi di fattibilità e masterplan, che, previo pagamento di apposite parcelle, venivano utilizzate nelle trattative.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica