
Alla Utah University è stato assassinato un martire per la libertà. È questa la definizione che più si addice a Charlie Kirk, 31 anni, figlio, marito, padre, americano, conservatore ma, più di ogni altra cosa, amante della libertà in tutte le sue forme. Kirk ha fatto della difesa del free speech il suo tratto saliente in un'epoca in cui il politicamente corretto e la censura hanno messo in discussione uno degli architravi delle democrazie: la libertà di espressione. Una tendenza che si è diffusa nelle società occidentali partendo dai campus delle università americane, un tempo luoghi di dibattito e confronto, negli ultimi anni diventati ostaggio della dittatura delle minoranze. Non è un caso che la sua organizzazione Turning Point Usa, fondata nel 2012, abbia sfondato nei consensi proprio negli anni di massima diffusione della cultura woke, rappresentando un contraltare e un porto sicuro per milioni di giovani conservatori. Turning Point ha contribuito a spostare una parte importante dell'elettorato giovanile dai democratici ai repubblicani e, grazie a Kirk, per la prima volta da anni, alle elezioni presidenziali del 2024 molti giovani hanno votato per Donald Trump. Kirk ha compreso l'importanza di agire su due fronti: da un lato nelle università costituendo la rete capillare di gruppi studenteschi di Turning Point, dall'altro sui social network (dove era seguito da milioni di follower) attraverso podcast e programmi di successo. Nel 2020 il giovane attivista conservatore ha dato vita al The Charlie Kirk Show, un talk show radiofonico di tre ore in cui affrontare argomenti di ogni genere con un taglio anticonformista e politicamente scorretto.
Kirk aveva però compreso che, per incidere nella vita pubblica, la sola battaglia delle idee non è sufficiente se non affiancata dall'attivismo politico avvicinandosi così al mondo repubblicano, esprimendo il suo sostegno a Donald Trump alla Convention repubblicana del 2016 e collaborando durante la campagna elettorale con Don Jr. Ma è con le presidenziali del 2024 che acquisisce un'enorme influenza grazie al tour You're Being Brainwashed promosso in 25 campus americani.
Kirk, un cristiano evangelico, concepiva la difesa delle proprie idee e valori come un fatto fideistico e negli ultimi anni si era avvicinato alla fede dichiarando in uno dei suoi interventi "uno dei motivi per cui stiamo vivendo una crisi costituzionale è che non abbiamo più una nazione cristiana". Una fede rivolta anche nell'amore per la propria famiglia, nel maggio 2021 si era sposato con l'imprenditrice Erika Frantzve e la coppia aveva avuto due figli, una bambina nata nel 2022 e un bambino lo scorso anno. L'immagine della giovane coppia mentre si bacia in una spiaggia con in braccio i propri figli è l'eredità più bella che ci lascia Charlie Kirk insieme alla sua lezione di libertà che non può e non deve morire con lui.
Nel suo ritratto in memoria di Kirk, lo scrittore americano Rod Dreher ricorda un'intervista dell'attivista conservatore in cui afferma: "Quando la gente smette di parlare, ecco che scoppia la violenza, ecco che scoppia la guerra civile".
Kirk poi aggiunge che, se dovesse morire, vorrebbe essere ricordato per "il coraggio dimostrato nella mia fede. Questa sarebbe la cosa più importante". Lo hanno ucciso mentre era in un evento, a discutere pacificamente. "Pensateci", conclude Dreher.