Quella che sta portando avanti il terrorismo fondamentalista "è una guerra in un formato diverso, senza frontiere". Ma basta vedere come la grande maggioranza delle vittime sia di religione islamica "per far comprendere che non si tratti di una guerra di religione". A dirlo, ponendosi sulla stessa linea di papa Francesco, è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Che, in un'intervista al Tg1, ha ricordato che questo "terrorismo, cinicamente cerca di usare la religione nella speranza impossibile di provocare un conflitto tra musulmani e cattolici, ma questo non avverrà".
Per il capo dello Stato, "l'invito della comunità francese islamica, raccolto in Italia, perché i loro fedeli domani si rechino nelle chiese cristiane in segno di solidarietà è molto significativo. Non possiamo e non dobbiamo stravolgere i principi della nostra civiltà, che sono frutto della storia e oltretutto non servirebbe.
Serve invece un'efficace azione anticipatrice, un'azione di prevenzione, di intelligence e polizia perfettamente compatibile con i diritti e la libertà, superando le vecchie abitudini che ostacolano la condivisione delle informazioni e la cooperazione operativa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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