Dal Quirinale trapela soddisfazione per la formazione del nuovo governo Draghi e dopo gli appelli delle ultime settimane all'unità e alla responsabilità, non poteva che essere così. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto verso le 19 al Palazzo del Quirinale Mario Draghi, il quale, sciogliendo la riserva formulata lo scorso 3 febbraio, ha accettato di formare il nuovo Governo e ha sottoposto al Presidente della Repubblica le proposte relative alla nomina dei Ministri, ai sensi dell’articolo 92 della Costituzione. Mattarella ha apprezzato l'equilibrio fra tecnici e politici della scelta di Draghi nella composizione del governo, affidando larga parte del pacchetto Recovery a personaggi dalla caratura tecnica come Daniele Franco, Vittorio Colao a Roberto Cingolani. Il rapporto tra continuità e discontinuità è considerato equo da Mattarella, anche perchè i ministri dell'Interno Luciana Lamorgese e della Difesa Lorenzo Guerini rappresentano quella necessaria continuità istituzionale che ha avuto l'avallo dello stesso Quirinale. Anche il rapporto di genere è considerato soddisfacente. In generale, il Quirinale apprezza il senso di responsabilità e di unità nazionale dei partiti che il Presidente della Repubblica aveva da tempo auspicato e che andrà salvaguardato attentamente nei prossimi mesi.
Come nota l'agenzia Adnkronos, Sergio Mattarella registra con soddisfazione la nascita del nuovo esecutivo, chiamato "a offrire risposte ai problemi quotidiani dei cittadini" conseguenza all'emergenza sanitaria, economica e sociale creata dalla pandemia, come ribadito dal premier dopo aver ricevuto l'incarico. Nasce un governo del presidente o meglio dei presidenti, in una sintonia suggellata questa sera nei quaranta minuti di colloquio al Quirinale, durante il quale il presiente del Consiglio ha sciolto la riserva e ha proposto la lista dei ministri nominati dal Capo dello Stato. Nelle scorse settimane, il Capo dello Stato aveva ricordato le difficili sfide che attendono l'Italia nei prossimi mesi: sotto il profilo sanitario, ha sottolineato Mattarella di fatto scongiurando l'ipotesi di elezioni anticipate e richiamando i partiti alla responsabilità, "i prossimi mesi saranno quelli in cui si può sconfiggere il virus oppure rischiare di esserne travolti. Questo richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni per adottare i provvedimenti via via necessari e non un governo con attività ridotta al minimo, come è inevitabile in campagna elettorale. Lo stesso vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento tra lo Stato e le Regioni. Sul versante sociale, ha ricordato Mattarella, "a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un Governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale.
Entro il mese di aprile, ha sottolineato il capo dello Stato, "va presentato alla Commissione Europea il piano per l’utilizzo dei grandi fondi europei; ed è fortemente auspicabile che questo avvenga prima di
quella data di scadenza, perché quegli indispensabili finanziamenti vengano impegnati presto". Un appello accorato, quello di Mattarella, accolto dai partiti che ora sostengono il governo del professor Mario Draghi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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