Un Matteo su, l'altro giù In tv Salvini batte Renzi nella sfida degli ascolti

In tv Salvini batte Renzi ​nella sfida degli ascolti. Il sogno dei talk? Averli insieme: lo share volerebbe

Un Matteo su, l'altro giù In tv Salvini batte Renzi nella sfida degli ascolti

«Mi piacerebbe confrontarmi con Renzi in diretta. Su tutto: immigrazione, tasse, conti pubblici. Un faccia a faccia in tv, quando vuole». La sfida lanciata da Matteo Salvini è il sogno proibito di ogni autore tv, la puntata perfetta a cui ambiscono tutti i conduttori di talk. I due Mattei, anche separati, sono garanzia di share alti, figuriamoci insieme. La parabola del premier e del segretario della Lega, però, sembrano contrarie: gli ascolti del premier calano, quelli di Salvini crescono, malgrado la sovraesposizione del segretario leghista come ospite tv. Già dai tempi della sfida con Bersani si era visto l'effetto «dopante» di Renzi sugli ascolti, e se nel marzo 2014, dunque da poco insediato a Palazzo Chigi, regalava a Porta a porta un fantastico 25% di share, il 3 febbraio scorso ha portato il talk di Vespa al 16,1%, buono ma nella media del programma di Raiuno. Salvini, invece, per quanto inflazionato (nelle ultime due settimane è apparso in quattordici programmi), è diventato l'ospite politico più ricercato dalle redazioni dei programmi, «perché può portarti anche un punto, a volte anche un punto e mezzo di share» ci racconta l'autore (che vuol restare anonimo) di un importante talk show. «Lui e Renzi sono il top, poi ci sono Landini e anche la Meloni. Con tutti gli altri scendiamo di categoria come effetto sugli ascolti. Poi, vabbè, ci sarebbero Grillo e Berlusconi, però averli ospiti è praticamente impossibile».

In una sfida tra i due Mattei, dunque, il vincente sembra diventato quello leghista. Basta confrontare le due apparizioni, vicine tra loro, a Virus di Nicola Porro su Raidue. Renzi è stato ospite (con grande dispiacere di Santoro, in onda nella stessa fascia su La7) il 19 febbraio. Risultato: 5,05% di share, ottima perfomance, Santoro battuto. Salvini, però, a Virus ci è stato l'altroieri, e non in studio ma collegato da fuori (condizione penalizzante). Risultato? 5,43%, quasi mezzo punto in più di Matteo Renzi (Santoro ribattuto). Il trend è confermato anche dall'unico confronto «diretto» tra i due, anche se su canali diversi. È la sera del 3 febbraio, quando Renzi è seduto sulla poltroncina bianca di Porta a porta . Verso le 23 Salvini compare a Ballarò , anche lì in collegamento. Salvini prende Ballarò all'8,66% e, crescendo minuto dopo minuto, lo fa salire fino al 9,20%. Anche qui più di mezzo punto e in soli sette minuti, le reti pagherebbero cash per avere curve del genere. Renzi invece, in contemporanea su Raiuno, fa il contrario: parte da 8,58% e scende a 8,35%, tranne l'ultimo minuto che sale (chissà perché) al 9,1%. Sono decimali e sembrano piccola cosa ma contano come oro per il marketing delle tv.

Salvini raccoglie ascoltatori anche in un pubblico totalmente ostile al leader della Lega, come il salottino buonista di Fabio Fazio su Raitre. Lì, l'intervista a Salvini (l'unica volta nella storia in cui Fazio ha cercato di mettere in difficoltà l'ospite) ha fatto segnare 3.136.000 spettatori con l'11,01% (Renzi da Fazio ha fatto l'11,4%).

Forse qualcosa si è inceppato per Renzi, che a ottobre sbancava l'Auditel da Barbara D'Urso su Canale 5 (19,2% share) mentre a gennaio, alle Invasioni barbariche , è piombato al 3,8% (ma forse il problema è del programma, visto che anche Salvini non è andato oltre il 3,2%). Gli share non sono voti, ma un indicatore sì. In attesa di un faccia a faccia tra i due Mattei salva-share.

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