
«Mio cugino ha un amico che vive in Australia e sa le tracce in anticipo». «Uno che lavora al ministero mi ha dato la dritta: Pascoli sicuro». E tutti a ripassare la Myricae. Accadeva trent'anni fa, quando ci arrangiavano con bigliettini e riassunti strategici nel vocabolario. Accade oggi, con messaggini e file scambiati nelle chat. Ma una cosa sola è certa: in questi 30 anni mai nessuno ha azzeccato una traccia del tema di maturità. Nemmeno quelli con l'amico in Australia.
Il brusio di ieri sera e le dritte arrivate in tarda notte sui telefonini si sono dissolti stamattina alle 8,30, quando la commissione ha comunicato i titoli ufficiali ai 500mila maturandi dietro ai banchi. Delusione? Ma vuoi mettere la magia di quel toto tema? Non è oggi il giorno per farne un ricordo, ma riemergerà nei racconti ai figli.
Sette le tracce: due analisi del testo, tre tracce per comporre un testo argomentativo e due su temi di attualità. Abolito, a differenza di quanto ancora in molti si aspettano, il tema storico. E chissà se quest'anno ci sarà davvero Pascoli. O Alessandro Manzoni (a 240 anni dalla nascita). O Carducci, con altra cifra tonda (190 anni alla nascita). Fra i temi di attualità ci si aspetta qualche traccia sulla AI, qualcosa sui vari scenari di guerra, l'elezione di Papa Leone XIV o ambientalismo e femminicidi.
La prima prova avrà un valore di 20 punti, come le altre due: quella di indirizzo in programma domani (latino al classico e matematica allo scientifico) e l'orale. Il totale delle tre prove verrà sommato ai crediti maturati nel corso del triennio (per un massimo di 60). Chi pensa di poter usare lo smartwatch, mettendolo al polso come un orologio normale, si sbaglia di grosso. Così come tutti quelli che pensano di presentarsi con il telefonino. Sembrano regole ovvie ma non è così: in questi giorni su Internet sono circolate varie voci, tutte false, ma molti ci hanno creduto. Il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d'esame rimane alto anche se in riduzione rispetto al passato. La Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica con la campagna «Maturità al sicuro», assieme al portale Skuola.net, anche quest'anno ha smontato le principali notizie false sull'esame. Non poche. Lo mostrano le risposte date dai circa 1.200 maturandi raggiunti dal monitoraggio. Quasi uno studente su 5, ad esempio, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione quando, invece, devono essere consegnati al banco della commissione.
E se il 15% è consapevole che comunque i telefoni debbano rimanere rigorosamente spenti, il 3% pensa che si possano persino usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di vedere invalidato l'intero esame.«Ragazzi, tirate fuori i vostri talenti. Se avete studiato non c'è motivo per non affrontare serenamente queste giornate» sprona il ministro all'Istruzione Giuseppe Valditara.