Cronache

Maxi-blitz contro le cosche. In arresto 28 malviventi

Doppio colpo alle cosche della 'ndrangheta in Calabria

Maxi-blitz contro le cosche. In arresto 28 malviventi

Doppio colpo alle cosche della 'ndrangheta in Calabria. Con una serie di blitz all'alba - non solo a Reggio Calabria, ma anche nelle province di Cosenza, Milano, Varese, Como, Livorno, Firenze, Udine - i carabinieri hanno dato il via all'operazione «Metamateria» con il coordinamento della Dda reggina, eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 28 persone ritenute responsabili di associazione mafiosa, estorsioni, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni e valori aggravato dall'agevolazione mafiosa. I carabinieri hanno sequestrato beni per un valore di oltre 6 milioni di euro.

Il provvedimento scaturisce da una complessa attività investigativa, avviata dal 2018, che ha consentito di acclarare la radicata e attuale operatività di capi e gregari delle principali associazioni mafiose operanti nel territorio del «mandamento» centro. L'inchiesta ha preso il via dopo la scarcerazione di Filippo Barreca. Dai domiciliari il boss della cosca operante nel quartiere di Pellaro e Bocale ha ripreso il suo ruolo di vertice nel territorio e di coordinamento del gruppo per le attività illecite, curando anche i rapporti con gli imprenditori collusi, ordinando atti intimidatori e ritorsioni in danno di commercianti ed imprenditori inadempienti alle richieste estorsive, pianificando l'esecuzione, le riscossioni e la distribuzione dei proventi estorsivi agli altri associati.

La Dda e i carabinieri sono riusciti a ricostruire i rapporti criminali della 'ndrangheta di Pellaro con i rappresentati di vertice di tutte le maggiori articolazioni della 'ndrangheta reggina. Fondamentali per le indagini sono state le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, la verifica delle quali ha reso possibile accertare l'attuale assetto organizzativo e la perdurante operatività della potente articolazione della 'ndrangheta di Archi, la cosca Condello. In particolare sono state svolte indagini su alcuni dei settori economici ai quali l'organizzazione criminale rivolge i propri interessi, garantiti anche dall'operato di taluni imprenditori che hanno fornito un concreto ed essenziale contributo al rafforzamento ed accrescimento economico della cosca.

Un ringraziamento all'Arma e alla Dda è arrivato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «Gli arresti confermano che lo Stato c'è».

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