Harry tira fuori l'artiglieria. Il principe paragona il trattamento riservato dai tabloid alla moglie Meghan a quello che portò alla morte della madre Diana. E annuncia di aver dato il via a un'azione legale contro «The Mail on Sunday» per violazione della privacy. L'annuncio di una battaglia legale - giunta mentre la coppia dei Duchi di Sussex è in viaggio in Sudafrica col primogenito, Archie - è contenuto in una dichiarazione ufficiale firmata dal principe Harry, pubblicata sul sito Sussex Official. «Il mio profondo timore è che la storia si ripeta nuovamente. Ho già perso mia madre e adesso sto assistendo a come mia moglie sia vittima delle stesse forze potenti, mentre cresce nostro figlio appena nato», scrive il principe 35enne. Pur ribadendo di credere nella libertà di stampa, Harry deplora che la moglie venga trattata alla stregua di quanto subito dalla madre, la Principessa di Galles, prima della morte nel 1997, a Parigi mentre era inseguita dai paparazzi.
«Ho visto ciò che accade quando qualcuno che amo è mercificato al punto da non essere più trattato da persona», sottolinea in riferimento all'ossessione, quasi ai limiti del maniacale, che la stampa sviluppò verso Lady D. In un riferimento ad eventi che seguirono il royal wedding di maggio 2018, Harry cita la pubblicazione illegale di una lettera scritta da Meghan e destinata al padre, dalla quale «sono stati strategicamente omessi alcuni paragrafi, frasi specifiche, e persino determinate parole allo scopo di mascherare la menzogna che già era stata portata avanti da oltre un anno, con intenzioni distruttive per manipolare i lettori». Il principe denuncia una escalation di attacchi verbali ai danni della moglie 38enne, dai toni razzisti e sessisti anche sui social, proseguita durante la gravidanza e dopo la nascita del primogenito.
Harry ammette anche di essere rimasto silente troppo a lungo di fronte alla sofferenza di Meghan, pertanto «restarmene in disparte senza fare nulla andrebbe contro ciò in cui crediamo», prosegue. Harry denuncia l'uso improprio di informazioni private, violazione del copyright e del Data Protection Act vigente in Gran Bretagna.
Già all'inizio della loro love story nel 2016, Harry aveva pubblicato un comunicato in cui chiedeva pubblicamente alla stampa di smettere di tormentare Meghan e la sua famiglia. In difesa della privacy della coppia la scorsa estate è anche intervenuto Elton John, invocando «il senso profondo di dover proteggere Harry e la sua famiglia dall'intrusione della stampa che ha contribuito alla morte di Diana».
La denuncia arriva in un momento particolare, durante il viaggio in Sudafrica, che è
servito a rilanciare il successo della coppia, amplificato anche dai vituperati tabloid, dopo una estate in cui la coppia era finita nel mirino dopo una serie di passi falsi, a cominciare dai viaggi con costosi voli privati.
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