Roma - La parola chiave, che emerge con decisione dall'assemblea di Fratelli d'Italia tenutasi a Bologna, è «unità». Il presidente Giorgia Meloni ha elogiato l'unità e la compattezza del centrodestra alla vigilia di questa lunga campagna elettorale. E ha pronosticato che sarà proprio la compattezza e l'unità della coalizione la carta vincente. E compatta è stata la stessa assemblea (cinquecento delegati) che ha votato all'unanimità il simbolo elettorale del partito. «Chi mi conosce - ha commentato la Meloni - sa che non amo questo simbolo. Non rende giustizia al lavoro di centinaia di militanti ma in questi tempi funziona così». Una piccola concessione, questa, in vista della vittoria di cui appare più che sicura. I sondaggi danno il suo partito tra il 5 e il 7%, ma la Meloni è convinta che si possa fare di più. «Non voglio partecipare alla gara di chi la spara più grossa in campagna elettorale. Io ci voglio arrivare al governo di questo Paese - ha ricordato - e non intendo quindi perdere la faccia con promesse che non posso mantenere». Poi ha spiegato all'assemblea che non c'è stata la rincorsa a trovare volti spendibili della società civile. «Penso non ci sia niente - ha precisato - di più civile che occuparsi della politica». Poi dalla sala congressi dell'hotel Royal Carlton ha lanciato una proposta: chiamare tutti i candidati del centrodestra a un pubblico impegno di responsabilità, con promessa di non «tradire» il vincolo di mandato. «Per quanto riguarda Fratelli d'Italia - ha sottolineato - posso mettere la mano sul fuoco che nessuno dei nostri candidati tradirà il mandato». E soprattutto si impegneranno in quelle che sono le linee guida del partito. «Il primo punto sarà: gli italiani». Soprattutto alla luce di quanto successo in queste ore in Germania dove la nuova «grande coalizione» sembra essere nata proprio cancellando l'accordo precedentemente preso di assorbire parte dei migranti che sbarcano sulle nostre coste. «Inaudito - ha tuonato la Meloni - Ecco la famosa credibilità dell'Italia come garantita dagli ultimi governi fantoccio!» Poi serve una difesa della natalità e la tutela di forze armate e del made in Italy. Ha pure aggiunto che la legge Fornero può essere migliorata ma che bisogna comunque pensare ai giovani. «Il miglior sistema pensionistico - ha sentenziato - è quello uguale per tutte le generazioni». Per quanto riguarda il nodo delle candidature alle regionali, la Meloni si dice convinta che ci vuole tempo: «Se serve un giorno in più per trovare una sintesi non importa. Possiamo vincere anche nel Lazio e in Friuli e Molise. I candidati devono essere sintesi reale della coalizione».
Sulle candidature nei collegi uninominali, invece, non arretra di un centimetro. La cosiddetta «quarta gamba» deve abbandonare l'idea di proporre le candidature di chi ha lavorato negli ultimi governi di centrosinistra nei collegi uninominali. «Per loro ci sono sempre le liste del proporzionale».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.