Meloni contro le bufale Iv. "A New York a mie spese"

Ira della premier dopo le insinuazioni dei renziani. "Volo di linea con mia figlia, hanno toccato il fondo"

Meloni contro le bufale Iv. "A New York a mie spese"
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L'ossessione della sinistra per le vacanze del presidente del Consiglio Giorgia Meloni diventa patologica. È una caccia alla donna. Dopo i pedinamenti estivi, i titoloni sui giornali, per conoscere le mete della premier, ora il renziano Enrico Borghi vorrebbe scomodare addirittura il Copasir, l'organo parlamentare che dovrebbe occuparsi di sicurezza nazionale, per sapere dove è stata Meloni nei giorni scorsi, non avendo presenziato a eventi ufficiali. Il partito di Matteo Renzi, molto aggressivo nel fare opposizione, fa però buco nell'acqua. Borghi, di buon mattino, si rivolge alla stampa: "La presidente del Consiglio dei ministri intende chiarire le ragione per le quali non si sia recata ad alcuno degli eventi avvenuto nel fine settimana da venerdì 6 a domenica 8 settembre scorso? Intende chiarire se abbia partecipato o meno a eventi istituzionali non resi pubblici, in Italia oppure all'estero, come hanno ventilato alcune fonti giornalistiche, a New York con un volo di Stato o in Puglia?". Parole che risuonano da Roma a Washington, passando per Berlino e Parigi. Un attacco che però stavolta spinge la premier a ribattere con un post sui propri canali social: "Leggo, con un misto di amarezza e indignazione, l'ennesima polemica costruita ad arte sul nulla. Per due giorni ho scelto di fare ciò che considero il mio ruolo più bello e naturale: essere madre. Ho regalato a mia figlia un fine settimana insieme all'estero per il suo compleanno, viaggiando con voli di linea, come qualunque altra persona e come è normale che sia. Eppure, anche questa scelta privata è stata trasformata in un'arma politica, tra insinuazioni su voli di Stato e incontri segreti mai avvenuti. Tutto falso", chiarisce il presidente del Consiglio. Che poi avverte: "Rivendico con orgoglio il diritto di dedicare del tempo nelle occasioni possibili rispetto al mio ruolo a mia figlia, senza che questo debba diventare l'ennesimo pretesto per attacchi meschini e speculazioni politiche. Ci sono menzogne che affronto ogni giorno con determinazione. Ma questa la combatto anche come donna e come madre. E se alcuni dei miei avversari politici sono ridotti ad attaccarmi perfino per un fine settimana con mia figlia, significa che hanno davvero toccato il fondo". Già nel pomeriggio, era arrivata la smentita di Palazzo Chigi, minacciando "querele nei confronti di chi ha diffuso o insinuato notizie infondate in merito". La figuraccia arresta la polemica e i cannoni della sinistra si spengono. Italia Viva resta zitta, dopo la figuraccia.

Michaela Biancofiore coglie il punto: "Italia Viva ha una reiterata, ridondante ossessione per il presidente del Consiglio e una vera e propria pruderie per la sua vita privata e di mamma al limite dello stalking istituzionale".Iv ha replicato alla premier, rivendicando la battaglia: "Fdi attacca Borghi per zittire l'opposizione".

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