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Meloni dà del tu a Soumahoro, poi si scusa: "Ho sbagliato"

Il presidente del Consiglio ha chiesto scusa per aver dato del "tu" al deputato Aboubakar Soumahoro: "Errore mio, succede di sbagliare"

Meloni dà del tu a Soumahoro, poi si scusa: "Ho sbagliato"

Nell'intervento di replica di Giorgia Meloni alla Camera c'è stato spazio anche per un piccolo botta e risposta con l'opposizione. Il presidente del Consiglio è stato subito punzecchiato da diversi esponenti di forze politiche al di fuori della maggioranza. L'errore del primo ministro? Aver dato del "tu" a un deputato in Aula. Un errore evidentemente ritenuto rilevante per la sinistra, che ha subito colto l'occasione per mugugnare e indurre il presidente Meloni a chiedere scusa.

Il premier si è rivolto al deputato Aboubakar Soumahoro senza usare la formula del "lei" nel corso della replica: "Al collega Soumahoro mi sento di dire che tutti ci sentiamo scolari della storia, sai, altrimenti saremmo ignoranti del presente, senza futuro". Il capo del governo è stato immediatamente interrotto dalle proteste arrivate dai banchi dell'opposizione, che hanno subito puntato il dito e rinfacciato il piccolo inciampo.

"Avete ragione, errore mio. Chiedo scusa. Succede nella vita di sbagliare, basta saper chiedere scusa quando accade", ha ammesso il presidente Meloni rivolgendosi ai partiti dell'opposizione. E nel frattempo, prima di ripendere il discorso, ha ricevuto gli applausi dalla maggioranza. In precedenza Soumahoro, deputato di Verdi-Sinistra italiana, aveva denunciato un lavoro sempre più precarizzato ai danni degli immigrati e aveva chiesto di aumentare gli stipendi per colmare il gap.

Sul punto è arrivata la risposta di Giorgia Meloni, che si è detta d'accordo su una buona parte del ragionamento espresso nel pomeriggio da Soumahoro: "È una vergogna anche lo sfruttamento dei migranti in agricoltura". E in tal senso ha rinfacciato alla sinistra una tesi strampalata che per anni ha sostenuto: "Per anni l'immigrazione di massa non controllata veniva giustificata da chi sosteneva che serviva perché gli immigrati facevano i lavori che gli italiani non volevano fare. Io penso che se accogli non puoi trattare un migrante come un lavoratore di serie B, ma devi garantirgli la stessa vita che vuoi dare ai cittadini italiani".

A Montecitorio c'è stato un ulteriore battibecco. Il presidente Meloni ha voluto replicare alle perplessità di Debora Serracchiani, che aveva manifestato preoccupazione per il ruolo delle donne alla luce del nuovo governo. Ed è su questo punto che il primo ministro ha incalzato la deputata del Partito democratico, ricordandole implicitamente di essere il primo presidente del Consiglio donna del nostro Paese: "Ho sentito dire che io vorrei le donne un passo dietro agli uomini.

Onorevole Serracchiani, mi guardi: le sembra che io stia un passo dietro agli uomini?".

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