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Meloni mediatrice: non ci divideranno

"Il Cav non cadrà nel tranello divide et impera della sinistra"

Meloni mediatrice: non ci divideranno

Tra i due litiganti il terzo media. Mentre è alta la tensione sull'asse Lega-Forza Italia dopo il trasloco sotto le insegne del Carroccio di tre parlamentari azzurri, e le accuse nemmeno troppo velate di «inciucio» col governo arrivate da Salvini in risposta alle aperture a una collaborazione di Fi con l'esecutivo sulla manovra di bilancio, Giorgia Meloni sceglie di ballare da sola. Mandando qualche frecciatina agli azzurri, ma smarcandosi dalla posizione del leader leghista. Soprattutto sulla questione della norma anti-scalata infilata nel decreto Covid che dovrebbe proteggere Mediaset dalle mire di Vivendi. La leader di Fdi non avrebbe gradito, e anche ieri mattina all'Aria che tira, su La7, non ha lesinato qualche stoccata, rispondendo con un eloquente «io le tattiche le so riconoscere» a una richiesta di commento sulle aperture al governo Conte da parte del Cavaliere. La Meloni ha anche ironizzato sulle parole di Andrea Orlando che ha invitato a «leggere con attenzione le proposte di Forza Italia», presentate due giorni fa dagli azzurri in conferenza stampa. «Ieri ha detto - ha spiegato riferendosi al vicesegretario Pd - che le proposte di Fi vanno lette con attenzione. Vuol dire che le altre si possono cestinare?» Il sospetto, ha aggiunto la Meloni, è che la maggioranza stia tentando di rompere il centrodestra: «In un'intervista sincera il sindaco di Bergamo Gori - ha spiegato infatti la leader di Fratelli d'Italia - ha detto che bisogna staccare Fi dal centrodestra. È il vecchio divide et impera, ma non credo che Berlusconi ci cadrà.

Forte della sua crescita nei sondaggi, la Meloni non nasconde alle telecamere de La7 la sua insofferenza per la tentazione della sinistra di spiegare «come dovrebbe essere la destra», concludendo che però una destra a misura di sinistra «non sarebbe più la destra». Un richiamo identitario e di orgoglio che però si accompagna, come si diceva, a un passo indietro sulla questione Vivendi-Mediaset. La Meloni ha assicurato che Fdi non ha fatto nessuno sgambetto al Cav su quella norma, in commissione, e anzi, ha proseguito, «noi abbiamo già votato a favore della norma in Senato, non solo su Mediaset e non per Silvio Berlusconi» ma perché «difende l'italianità». E, come rivela il Foglio, arriva un altro segnale che dimostra una posizione più di mediazione della Meloni nella querelle interna al centrodestra rispetto a Salvini: sarebbe sparito infatti anche il riferimento alle «disposizioni in materia di comunicazioni», e dunque alla norma anti-Vivendi, nella pregiudiziale di costituzionalità di Fdi contro il decreto Covid.

Quanto basta, insomma, per smarcarsi dall'intransigenza del Carroccio in un momento e in una partita molto delicata per tutta la coalizione.

Offrendosi come punto di riferimento per ricucire e salvaguardare un'unità che ha portato il centrodestra a eleggere i governatori in 15 regioni, e per rivendicare il ruolo di Fdi il cui consenso, secondo i sondaggi, è più in crescita di qualsiasi altro partito.

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