Meloni vicina a Matteo: "Fine della democrazia"

La leader cresce nei sondaggi. E Fdi avverte la Lega: «Non rompa l'alleanza sulle Regionali»

Meloni vicina a Matteo: "Fine della democrazia"

Nel giorno in cui molti quotidiani raccontano di un'alta tensione sovranista e di un braccio di ferro in corso tra Fratelli d'Italia e Lega sul candidato governatore per la Puglia, Giorgia Meloni spiazza tutti e si presenta a Palazzo Madama. Si siede sulle tribune di Palazzo Madama, insieme a Giovanni Donzelli e Francesco Lollobrigida, e segue il discorso di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Un gesto simbolico di solidarietà nei confronti dell'alleato che le vale il ringraziamento pubblico del Capitano.

«Sono qui al Senato per manifestare solidarietà a Salvini che rischia di andare a processo perché ha fatto il suo lavoro, quello per cui lo hanno scelto gli elettori. Se un ministro non può fare il suo lavoro, la democrazia è finita», dice Giorgia Meloni. Fratelli d'Italia, però, non nasconde le frizioni con la Lega e in serata con lo stesso Lollobrigida rilascia una dura dichiarazione sul rispetto dei patti. «Quando Salvini ha scelto Lucia Borgonzoni ha sostenuto che quella candidatura spettasse alla Lega e la decisione spettasse a lui. È curioso che adesso metta a rischio l'unità del centrodestra pretendendo di indicare i candidati di Fratelli d'Italia e Forza Italia». Di certo Giorgia Meloni può guardare con crescente soddisfazione ai sondaggi che la riguardano e godersi un magic moment in termini di consenso. Secondo l'istituto Ixè, Fratelli d'Italia sale al 12,7% a 2 punti dal M5S. Il partito è sostenuto dall'elevato indice di gradimento della stessa leader, che può contare sulla fiducia del 35% degli elettori, solo il 3% in meno rispetto a Giuseppe Conte e il 4% in più rispetto a Salvini. La crescita di Fratelli d'Italia, che al momento raddoppierebbe i consensi rispetto alle Europee, si deve a un altissimo tasso di riconferma, alla capacità di drenare elettori dagli alleati di centrodestra, in particolare dalla Lega, e al recupero non trascurabile di elettori precedentemente astenuti.

Fratelli d'Italia festeggia anche l'approvazione della mozione contro Nutri-score, con un flashmob in Piazza Montecitorio. «La Camera ha approvato la mozione di Fratelli d'Italia contro il Nutri-Score, il sistema di etichettatura a semaforo dei prodotti agroalimentari di proprietà di un'agenzia del governo francese, pensato per danneggiare il made in Italy. La difesa della nostra Patria passa anche per la difesa dei nostri prodotti. Ora il governo si faccia sentire con gli euroburocrati di Bruxelles».

Fratelli d'Italia sta anche lavorando per la campagna elettorale per le suppletive nel collegio Roma 1 della Camera, dove l'avvocato e professore di diritto tributario Maurizio Leo, già autore della proposta per la Flat tax incrementale del partito, si scontrerà il primo primo marzo con il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Una «sfida della competenza», come è stata ribattezzata, in un collegio difficile e a forte connotazione di centrosinistra.

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