Roma - Partorisce da sola, getta a terra la bambina. Muore dopo un'agonia di 24 ore la piccola nata domenica nel quartiere romano di Malafede, Acilia. «Mi è caduta a terra dopo il parto, non la volevo ammazzare» racconta la donna, in lacrime, ai carabinieri. Lei, Ludovica Lesi, 28 anni di origini svedesi, è in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario. Una storia di degrado e disperazione accaduta in via Paolo Stoppa 82, quartiere Caltagirone. La giovane ha le doglie, decide di fare tutto da sola. Almeno è quello che racconta. «Prima delle contrazioni non sapevo di essere incinta» spiega ai medici che la soccorrono. La 28enne, con l'aiuto della mamma, riesce a partorire una femmina. A questo punto la storia non è chiara. Nella concitazione del parto la piccola cade dal letto e finisce sul pavimento. Una caduta molto violenta a giudicare dalla lesione sulla parete cranica. Madre e nonna chiedono aiuto, arriva un'ambulanza. Nella stanza c'è sangue dappertutto e la neonata ha ancora il cordone ombelicale attaccato. I sanitari del 118 si precipitano all'ospedale Bambino Gesù. La donna viene ricoverata al Sant'Eugenio. Il trauma cranico e lesioni meno gravi sul corpo non fanno ben sperare. Sottoposta a intervento chirurgico per ridurre l'ematoma, la bimba viene ricoverata in terapia intensiva neonatale. Intervengono i carabinieri di Ostia. Le donne vengono prese a verbale, messo agli atti il referto medico. L'indagine, aperta per lesioni gravi, si trasforma in omicidio volontario. A indagare è il pm Antonia Giammaria che ha chiesto la convalida del fermo. Prima ipotesi: la mamma, presa da un raptus, getta la neonata a terra. Un gesto di disperazione di una ragazza madre. Seconda ipotesi. Il parto casalingo, magari con l'aiuto di una «mammana» improvvista, ha un tragico epilogo. Una scivolata e la piccola si ferisce gravemente. A quel punto le due donne, madre e figlia, chiedono l'intervento dei soccorsi. Terza possibilità. La giovane mamma ha uno scatto di rabbia, non vuole uccidere la figlia ma la scaraventa a terra per una crisi di nervi.
Sua madre tenta il possibile per salvare la nipotina appena nata e la figlia dall'accusa di omicidio. Questa mattina, intanto, si terrà l'interrogatorio di garanzia davanti al gip mentre per l'esame autoptico si dovranno attendere giorni.
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