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"Mi dimetto io...": lo sfogo di Giovanni Toti in chat

I consiglieri regionali di Cambiamo Liguria sarebbero pronti a rimettere le loro dimissioni nelle mani di Toti dopo uno sfogo del presidente in chat

"Mi dimetto io...": lo sfogo di Giovanni Toti in chat

In Liguria ci sarebbe tensione tra la Lega e il partito Cambiamo, capitanato da Giovanni Toti, dopo l'elezione del presidente della Repubblica. Dalle parti del Carroccio non avrebbero ancora digerito il boicottaggio della candidatura di Maria Elisabetta Casellati al Quirinale a opera dei franchi tiratori, nascosti anche tra le fila di Cambiamo. Ma ci sarebbero anche le operazioni di costruzione di un nuovo centro portate avanti da Giovanni Toti a infastidire gli esponenti leghisti liguri.

Alcune indiscrezioni raccolte dall'Adkronos riferiscono di un certo nervosismo da parte di Giovanni Toti che, forse anche preoccupato dai rumors su possibili fuoriuscite dal suo movimento verso Fratelli d'Italia e il Carroccio, avrebbe paventato le sue dimissioni da presidente della Regione. Le fibrillazioni regionali sono il riverbero di quelle nazionali e nelle chat dei partiti della Liguria starebbero assumendo dimensioni sempre più ampie.

Nella chat del partito ligure di Toti, che sarebbe stata poi girata tramite Whatsapp agli addetti ai lavori, si è aperto un dibattito sulla linea politica da tenere di fronte ai presunti ultimi attacchi dei leghisti, che accuserebbero Toti di pensare più al suo futuro politiche che a quello della Liguria.

Giovanni Toti si sfogato "minacciando" di dimettersi per convocare le elezioni in qualsiasi momento, "perché la legge mi dà potere di farlo da solo". La "minaccia" di dimissioni, a quanto avrebbe appreso l'Adnkronos da persone vicinissime a Toti, sarebbe partita a seguito del dibattito apertosi in chat dopo la proposta lanciata dal capogruppo regionale di Cambiamo, Angelo Vaccarezza, di firmare un documento nel quale tutti i consiglieri si dicono pronti a rimettere il mandato nelle mani di Toti. Un gesto che sarebbe figlio di un ipotetico tentativo della Lega di far leva sulle divisioni del partito "totiano" per accrescere le sue linee.

Questa sarebbe la risposta del partito Cambiamo o, meglio, una reazione per dare un forte segnale all'esterno di compattezza. Tutti i consiglieri sarebbero concordi nel procedere in quest'azione, rimettendo il loro mandato nelle mani di Giovanni Toti.

Interpellato dall'Adnkronos, Toti ha confermato il suo sfogo ma esclude che Cambiamo possa perdere pezzi a seguito della sua linea politica: "Temo defezioni verso Lega-Fdi? Ma no, nel modo più assoluto, anche perché ritengo che la questione vada appianata in sede politica e con toni amichevoli". Il governatore ha poi aggiunto: "È chiaro a tutti che se si rompesse un'alleanza che governa da sette anni e ottimamente la Liguria, avendo ribaltato una delle Regioni più rosse d'Italia a favore del centrodestra, non vi sarebbe altra strada che tornare a chiedere la fiducia ai liguri, ma ovviamente credo che tutto ciò non sarà necessario".

Il governatore ha confermato anche la mossa delle dimissioni dei suoi consiglieri, che sarebbe, però, "una proposta del capogruppo volta a manifestare solidarietà nei miei confronti, anche perché tecnicamente le dimissioni non avrebbero alcun risulto, dal momento che subentrerebbero i primi dei non eletti".

"Matteo Salvini dovrebbe essere il più favorevole e interessato ad allargare la coalizione, visto che per numeri e ruolo, ne è il coordinatore...E mi pare che anche dagli ultimi colloqui avuti con lui questo era il senso dei nostri ragionamenti", ha proseguito Giovanni Toti, commentando le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini. Il leader della Lega oggi ha puntato il dito contro chi, nel centrodestra, rema contro preferendo la "logica del singolo" e facendo "vecchi esperimenti con Renzi e Mastella".

Il governatore ligure e cofondatore di Coraggio Italia ha assicurato di aver parlato in più occasioni con il leader della Lega della sua strategia di allargare la coalizione, tenendo contemporaneamente aperto in confronto anche con Iv.

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