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Miami, danni strutturali da anni "Nessun suono dalle macerie"

Segnalati nel 2018, i lavori sarebbero dovuti iniziare in queste settimane. Poche speranze per i 159 dispersi

Miami, danni strutturali da anni  "Nessun suono dalle macerie"

New York. Sono ormai ridotte al lumicino le speranze di trovare qualche altro sopravvissuto tra le macerie del palazzo di Miami Beach crollato nelle prime ore di giovedì mattina. E intanto emerge un rapporto del 2018 in cui un ingegnere metteva in guardia su «gravi danni strutturali» al Champlain Towers South Condo, suggerendo ai manager di intervenire. Lavori che sarebbero dovuti iniziare proprio in queste settimane, due anni e mezzo dopo l'allarme. Le indagini per capire le cause dell'incidente sono in corso, e gli investigatori stanno aspettando di poter accedere all'area, dove prosegue la disperata ricerca di chi manca all'appello. Mentre si valuta l'evacuazione dell'edificio gemello.

«Continuiamo a sperare» di recuperare qualcuno vivo, dice il sindaco della contea di Miami Dade, Daniella Levine Cava, avvertendo che il bilancio per ora rimane di 4 morti e 159 dispersi, e invitando le loro famiglie ad avere «pazienza». Le operazioni di ricerca sono però complicate da diversi incendi che si sono sviluppati tra le macerie del palazzo, e Levine Cava ammette che i soccorritori stanno «incontrando serie difficoltà». Dall'edificio di fronte all'oceano di Surfside, la zona nord di Miami Beach, continua a provenire un fumo denso e acre, rendendo il lavoro ancora più pericoloso: mentre all'esterno si opera con cani e droni, sotto le macerie si usano telecamere e dispositivi sonar all'interno di un tunnel scavato nel garage sotterraneo. «Tutto è in continua evoluzione e qualsiasi segnale che vediamo diventa il nostro obiettivo principale», sottolinea il capo dei vigili del fuoco di Miami-Dade, Alan R. Cominsky. «Dobbiamo iniziare a spostare parte del metallo che è in superficie dall'alto e cercare ulteriori spazi vuoti in cui inserirci», gli fa eco Ray Jadallah, vice capo del Fire Rescue. Per questo sono arrivate altre gru e attrezzature pesanti in grado di rimuovere i detriti. I soccorritori monitorano anche l'eventuale presenza di gas esplosivi, ma sinora non ne è stato rilevato nessuno. Nel frattempo si analizza il rapporto di tre anni fa in cui l'ingegnere Frank Morabito avvertiva della mancata impermeabilizzazione che causava «gravi danni strutturali» ad una lastra di cemento sopra il garage, precisando che se non si fosse intervenuto nel breve periodo ci sarebbe stata «un'espansione esponenziale dell'entità del danno al calcestruzzo». Nel dossier sono state menzionate nello specifico le aree intorno alle piscine e alle fioriere, affermando che la mancanza di impermeabilizzazione era un «problema sistemico». Inoltre la Morabito Consultants avvertiva anche di «abbondanti crepe e sgretolamenti nelle colonne, travi e pareti del garage». La contea di Miami-Dade ora afferma che avvierà subito un'ispezione di tutti gli edifici che hanno oltre 40 anni (quello crollato era del 1981) nel tentativo di garantire la sicurezza delle altre strutture della zona che potrebbero avere problemi simili.

Mentre Ivanka Trump e Jared Kushner, che da gennaio si sono trasferiti con i figli in un palazzo a Surfside a poche centinaia di metri da quello crollato (ma pare che giovedì non fossero a Miami), stanno partecipando alle iniziative per aiutare la comunità organizzando una settimana di pasti gratis ai soccorritori.

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