"Io li farei scendere, li accudirei e poi li farei ripartire su un aereo verso Amsterdam". Ospite di Barbara d'Urso a Domenica Live, Alessandro Di Battista suggerisce al governo di far scoppiare un "incidente diplomatico" in Europa per sbloccare la situazione dei migranti, di cui il caso della Sea Watch è solo l'ultimo esempio.
"Ci vuole coraggio", ha detto l'ex deputato e volto storico dei 5 Stelle, "L'Ue se ne frega dell'Italia e finchè non ci sarà un incidente diplomatico non si assumerà le sue responsabilità. Il problema è l'impoverimento dell'Africa. Gli africani devono stare a casa loro ma basta lo sfruttamento della loro ricchezza da parte degli altri Paesi come la Francia".
Sulla vicenda della Diciotti, simile a quella odierna e per cui Matteo Salvini è indagato anche per sequestro di persona, Dibba chiede al vicepremier di evitare una conta in Parlamento che metterebbe a rischio la tenuta del governo: "Dovrebbe rinunciare all'immunità evitando che il Parlamento si pronunci sulla richiesta della magistratura", ha detto, "L'atteggiamento del M5s lo deciderà il capo politico del Movimento e i gruppi parlamentari. Comunque credo che difficilmente il M5s potrebbe permettersi di negare l'autorizzazione anche se si è trattato di una decisione condivisa da tutto il governo, quindi anche da Di Maio e Toninelli. Credo che un sacco di persone che vorrebbero contrastare Salvini gli fanno dei grossi favori".
Di Battista è tornato anche sul Venezuela e sulla querelle interna al governo (con la Lega pro Guaidò e i 5S a favore di Maduro): "Non tifo per Maduro come non ho tifato per Gheddafi", ha spiegato, "L'unica strada è quella di una mediazione che scongiuri uno scontro armato. L'Ue dovrebbe supportare Messico e Uruguay nel loro tentativo per una soluzione senza spargimento di sangue".
E ha chiesto a Salvini di "tirar fuori le palle contro i potenti": "Il Paese è una bomba che può esplodere. Occorre tagliare ancora i costi della politica e pensare ai più poveri", ha sottolineato, "Se veramente si vogliono mettere gli italiani al primo posto si cominci col taglaire gli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Si possono risparmiare 400 milioni che possono essere destinati ai più poveri.
E magari combattendo seriamente i monopoli di Stato e quanti finora hanno lucrato. Anche in Ue si può molto risparmiare. Juncker ha uno stipendio di 27mila euro, e per mantenere le sedi distaccate del Parlamento si organizzano tir da Bruxelles ea Strasburgo. Anche li si può risparmiare molto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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