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Migranti, i numeri del Viminale: 6 su 10 non sono "profughi"

Diffusi i dati della Commissione per la richiesta d'asilo. Da gennaio al 15 giugno, il 61% delle domande sono state respinte

Migranti, i numeri del Viminale: 6 su 10 non sono "profughi"

I numeri parlano chiaro: sei migranti su dieci che nell'ultimo anno sono stati presi in esame dalle commissioni territoriali per le domande di asilo non erano da considerare "in fuga dalle guerre". Sono, cioè, persone cui è stato negato lo status di rifugiato o una qualsiasi altra forma di protezione. Tradotto: sono irregolari.

Al 15 giugno infatti, il 61% delle domande sono state respinte, anche per irreperibilità dei richiedenti. A fornire i dati è la Commissione nazionale insediata al Viminale. La matematica non è un'opinione. Delle 44.233 richieste (31.367 presentate quest'anno e le restanti "avanzate" dall'anno scorso), meno della metà hanno portato ad un esito positivo: il 7% ha ottenuto lo status di rifugiato, il 4% la protezione sussidiaria e il 28% il permesso straordinario per "motivi umanitari".

Va considerato, ad onor del vero, che quest'ultimo permesso di soggiorno, quello umanitario, viene di fatto concesso solo dall'Italia, mentre altri Stati ne fanno un uso limitato. Dunque quelli che in altri Paesi sarebbero definiti "irregolari" o clandestini, sommando il 28% di permessi umanitari e il 61% di dinieghi, sono tantissimi: ovvero l'89% di quelli che, sbarcati in Italia, hanno poi fatto richiesta di asilo.

Non che l'anno scorso le cose siano andate diversamente. Delle 81.527 domande esaminate, infatti, solo l'8% è stato dichiarato rifugiato, appena il 10% ha ottenuto protezione sussidiaria e a un 25% è stato assegnato il permesso umanitario.

I dinieghi erano stati invece il 57% delle domande, tra cui vanno considerati anche quelli che sono risultati non reperibili.

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