Migranti, pugno duro di Salvini "Adesso la Francia chieda scusa"

Salvini riferisce al Senato sulla Aquarius: "Spero che qualche esponente del Governo francese dia le sue scuse prima possibile"

Migranti, pugno duro di Salvini "Adesso la Francia chieda scusa"

"Spero che qualche esponente del Governo francese dia le sue scuse prima possibile". Matteo Salvini esordisce così al Senato nel suo intervento riferendo sulla vicenda Aquarius e la chiusura dei porti italiani. Il ministro degli Interni ha risposto per le rime alle accuse di Parigi delle ultime ore che con il presidente Macron ha definito "vomitevole" la condotta del governo italiano sulla vicenda Aquarius: "Chiedo a Macron di accogliere da domattina i 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere. Non è un derby tra Italia e Francia, non è neppure il mondiale a cui per altro non parteciperemo. La nostra azione di volontariato non merita di essere apostrofata in quel modo da un rappresentante del Governo francese". Poi il titolare del Viminale ha sottolineato la sua posizione e ha spiegato quali sono i motivi per cui il governo ha deciso di dare una stretta agli sbarchi sulle nostre coste: "Non accetto, avendo due figli, che si dica che al governo c'è chi vuole male ai bambini. Non voglio che i bambini siano messi su un gommone in condizioni di morire nel Mediterraneo, sono stufo che i bambini muoiano perchè qualcuno li illude che in Italia c'è casa e lavoro per tutti".

In queste ore, dopo la decisione da parte della Spagna si accogliere i migranti della Aquarius, l'Italia ha ricevuto attacchi dagli altri Paesi europei e qualcuno ha parlato di un possibile isolamento di Roma: "L'Italia è isolata? Penso che non siamo mai stati così ascoltati come in questo momento. Ho parlato, tra gli altri, con il collega tedesco. Sull’immigrazione è tempo che gli Stati tornino a essere Stati. Non è possibile che siano associazioni private finanziate da chissà chi a imporre temi e modi dell’immigrazione".

L'intervento del ministro è stato accompagnato da diversi applausi in Aula e anche da qualche contestazione dai banchi delle opposizioni. Poi la stoccata finale a Macron: "Senza scuse ufficiali Conte fa bene a non andare in Francia. Certo, é totalmente legittimato e noi lo sosterremo. Un atteggiamento così infondato e volgare meriti delle scuse".

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