Per evitare che i rifugiati vengano ospitati nella caserma Montello di Milano, Matteo Salvini è disposto a fare l'impossibile. Anche ai blocchi stradali. "Vi chiediamo una mano - ha detto parlando ai milanesi - magari anche bloccando le strade". Una sfida che chiama in causa sia il sindaco Beppe Sala sia il premier Matteo Renzi che stanno trasformando Milano e l'Italia in un gigantesco campo profughi. "Sul fronte dell'accoglienza ai migranti - ha tuonato il leader della Lega Nord - l'Italia ha già dato troppo e quindi bisogna chiudere e respingere".
Il blocco delle strade è solo l'extrema ratio. Salvini lo mette subito in chiaro: "Non dovremmo arrivare...". Ma la posta in gioco alla caserma Montello di Milano è alta, perché riguarda tutto il Paese. Sala, con la complicità di Renzi e Alfano, sta infatti trasformando il capoluogo lombardo in un gigantesco centro di prima accoglienza. Lo stesso sta accadendo nella stragrande maggioranza delle città d'Italia. "La gente non ne può più - incalza il leader del Carroccio - così come le forze dell'ordine: arriverà il momento in cui disubbidiranno anche loro perché non ne possono più". Opporsi alla trasformazione della caserma Montello in una sorta di Cie diventa così una battaglia simbolo. L'ordine che arriva da Roma è di sgomberare tutto entro il 30 ottobre.
"Faremo tutto ciò che è umanamente possibile perché in questa caserma ci siano le guardie, non potenziali ladri", annuncia Salvini facendo sapere a Sala che sul tema dell'accoglienza ai migranti non avrà "un attimo di tregua". "Se servirà ci verrò a dormire qualche notte visto che ci ho dormito per mesi all'interno della caserma quando ho fatto il servizio di leva - minaccia - vediamo chi ha la testa più dura".
Per Salvini il problema non è limitato a Milano. È più esteso. E chiama in causa il governo Renzi. "L'Esercito la pensa come noi, i ragazzi della Marina Militare si sono rotti le palle di fare gli scafisti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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